Nelle sue ultime dichiarazioni farneticanti il Presidente del Consiglio ha sparato cazzate a tappeto, colpendo tutti. Dalla magistratura definita “associazione a delinquere a fini eversivi”, alla Corte Costituzionale diventata “un organo politico sottoposto al volere dei pm di sinistra", all’opposizione che ha “sposato un'ideologia che per le persone normali è la più disumana e criminale della storia dell'uomo, il comunismo”, alla scuola pubblica che mira a dare “ insegnamenti di sinistra" e i cui professori "inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia”. Inoltre secondo il nanopremier, è in atto un pactum sceleris che coinvolge la magistratura e la terza carica dello Stato: è quello che alcuni chiamano Costituzione. Anche quella scritta da comunisti, ovviamente.
C'è qualcosa che non mi torna.
Ho genitori comunisti. La mia è stata un’infanzia difficile; specie ad ora di cena era tutto un fuggi fuggi per evitare di finire in pentola.
Ho frequentato una scuola pubblica, dove professori ovviamente comunisti hanno tentato di plagiare la ma giovane mente , inculcandomi principi contrari alla famiglia ( o al bunga bunga?) e usando libri di testo dichiaratamente comunisti e antiberlusconiani. Strano che i libri di testo fossero antiberlusconiani già prima di Berlusconi, peraltro.
Leggo Repubblica, covo di talebani stalinisti che tramano nell’ombra guidati da De Benedetti , in un patto scellerato insieme alla magistratura, alle opposizioni, al Quirinale, per sovvertire l’ordine popolare.
Eppure sono di destra. Antiberlusconiano, antifascista, ma di destra.
Qualcosa nel fottuto piano della sinistra non deve aver funzionato, evidentemente.
Comincio a pensare che Beppe Servegnini avesse ragione: accusare la sinistra italiana è ridicolo, se fosse un piano ben congegnato ne sarebbe incapace.
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