mercoledì 6 aprile 2011

La parola alla Consulta



Ieri il parlamento ha votato si al conflitto di attribuzione. La maggioranza è stata sostenuta dal gruppo di coloro che si sono definiti Responsabili. Finalmente qualcuno che si definisce responsabile, insomma qualcuno che ha il coraggio di addossarsi la colpa di questo sfacelo; gli altri sempre a chiamare in causa quei poveri comunisti. Quelli poveracci non c’entrano niente, manco esistono più i comunisti, sono estinti peggio dei panda.

Ma torniamo al voto. Il Parlamento era chiamato a decidere se sull’affaire Ruby , che vede imputato il Premier, si potesse ravvisare un conflitto di competenze tra i poteri dello Stato. Il Parlamento ha votato si rimandando alla Corte Costituzionale la decisione se la competenza a giudicare deve ritenersi della magistratura ordinaria o del Tribunale dei Ministri come invece vorrebbero gli avvocati del premier. Perché, dice la maggioranza, è vero che Berlusconi ha telefonato in questura per far rilasciare Ruby, ma solo perché credeva che la minorenne fosse la nipote di un capo di stato estero , il presidente egiziano Mubarak. Quindi per non far scoppiare un caso diplomatico, il Premier ha agito nell’interesse del paese ed ha prontamente affidato la nipote di un capo di stato estero ad un’igienista dentale, la quale a sua volta l’ha sbolognata ad una prostituta. Roba che se fosse stato vero, il minimo che potevamo aspettarci era che l’Egitto ci dichiarasse guerra per aver detto che la nipote del presidente era una prostituta.

Ebbene ieri il Parlamento ha accettato questa ipotesi, ed ha votato si al conflitto di attribuzione.

Per chiarire meglio il concetto: ieri 314 deputati hanno stabilito che Berlusconi ha creduto alla prima stronzata raccontata da una sconosciuta e ha preso decisioni di interesse nazionale alla cazzo di cane.
Siamo davvero in ottime mani.

0 commenti:

Posta un commento

 
Design by Free WordPress Themes | Bloggerized by Lasantha - Premium Blogger Themes | WordPress Themes Review