venerdì 18 novembre 2011

Necrologi

Questa mattina , alla Camera riunita per il voto di fiducia al nuovo governo Monti, il prode Scilipoti, Responsabile deputato , agopunturista eletto nelle file dell’IDV e poi folgorato dall’amore per Berlusconi, ha tenuto a sottolineare a modo suo che la democrazia è morta. Fascia nera al braccio, il deputato distribuiva agli onorevoli colleghi volantini, sicuramente frutto della sua instancabile mente, con il necrologio della democrazia: 18 novembre 2011 - muore la democrazia parlamentare. E sotto la frase dell’articolo 1, comma II della Costituzione: "La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".

Appunto: nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Quello che è avvenuto in questi giorni, le dimissioni di Silvio Berlusconi, le consultazione, la nomina del nuovo Governo, è stato fatto nel pieno rispetto del dettato Costituzionale. Per quanto il populismo imperante di Berlusconi abbia cercato di farci credere che il premier è eletto dal popolo, è fondamentale far notare che nessuno ha mai modificato gli articoli 92 e seguenti della Costituzione, quindi quegli articoli che si riferiscono proprio al Governo , alla sua nomina, e alla richiesta del voto di fiducia. La legge elettorale prevede che ogni schieramento debba indicare il suo premier, ma, conclude la legge, restano ferme le prerogative spettanti al Presidente della Repubblica previste dall’articolo 92 , secondo comma della Costituzione. Fatto salvo quindi che spetta solo al Presidente della Repubblica nominare il Presidente del Consiglio e su proposta di questo i ministri, e che il governo così nominato deve presentarsi ad entrambi i rami del Parlamento per ottenerne la fiducia.
Nelle forme e nei limiti della Costituzione. E’ questa la democrazia.

lunedì 7 novembre 2011

La transumanza

Novembre, andiamo. E' tempo di migrare!



venerdì 4 novembre 2011

Uomo in mare...

Anzi per strada ... a Genova!

giovedì 20 ottobre 2011

Così muore un dittatore

Nascosto dentro una buca, gridando “non sparate”, ferito alle gambe e poi finito da un colpo alla testa da un diciottenne. Praticamente una morte di merda.
Io lo avevo capito già dagli ultimi proclami , da quando richiamava alla guerra santa da dentro un garage umido con i riccioli nascosti dentro un cappellino con il pelo e sul predellino di un motocarro. Già da allora si capiva che era solo questione di tempo. Nente più divise con carico di medaglie guadagnate in chissà quali guerre, niente vesti tradizionali ricoperte di ricami, niente amazzoni a far da guardia al povero dittatore intirizzito sotto l’ombrello. Solo un vecchio rincoglionito che sbraita parole senza senso.
Un po come quell’anziano che al momento guida questo paese.
E pensare che se si fosse dimesso sarebbe ancora vivo.


Capito Silvio???

giovedì 29 settembre 2011

Post a rete unificata - no alla legge ammazzablog

Questo blog aderisce all'iniziativa lanciata da valigia blu di un post a rete unificata in concomitanza con la manifestazione contro questa legge sulle intercettazioni, ennesimo attacco alla democrazia , alla libertà di informazione, al lavoro della magistratura.
Di seguito il testo a rete unificata per spiegare bene il comma 29 contenuto nel decreto, il comma ammazzablog, per l'appunto

Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione.

Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.

Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito.

Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata.

Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri.

Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso.

Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica

giovedì 11 agosto 2011

Libertà di licenziamento

Roma, 11 agosto 2011



Oggetto: notifica di licenziamento

On Silvio Berlusconi,Presidente del Consiglio dei Ministri
On Giulio Tremonti, Ministro del tesoro,

con la presente Vi informiamo che abbiamo deciso di procedere al Vostro licenziamento, che dovrà intendersi operativo a partire dalla data odierna.


Tale provvedimento viene adottato per la seguente motivazione: completo disinteresse nei confronti delle sorti dello Stato, utilizzo delle cariche pubbliche esclusivamente per il perseguimento dei fini personali, corruzione, incapacità assoluta e totale di governare il Paese.
In altre parole: avete in mano questo paese da ben 17 anni e siamo nel baratro; ragione oggettiva per levarsi dai coglioni.


Trattandosi di un licenziamento per giusta causa, per i giorni di mancato preavviso non verrà corrisposta alcuna indennità sostitutiva, ma siamo certi che quanto racimolato in questi lunghi anni di duro lavoro saranno sufficienti per garantire una serena e dignitosa vecchiaia e/o ritorno alle occupazioni svolte prima che qualcuno avesse la malaugurata idea di affidarvi il Governo dello Stato.
Vi invitiamo a prendere contatto con l’Ufficio Personale per la restituzione di quanto dovuto a questo Paese.
Distinti saluti.

venerdì 5 agosto 2011

Delenda est

Catone il Censore, senatore romano, era solito concludere le sue orazioni con la frase "Carthago delenda est", Cartagine deve essere distrutta. Poco importava di cosa si discutesse, Cartagine era per Catone all'incirca quello che la legge, anzi la Costituzione è per Berlusconi: qualcosa di cui liberarsi quanto prima.

Sono circa 20 ani che Berlusconi e il suo governo tentano sistematicamente di distruggere il Paese e ridurlo ad un cumulo di fumanti macerie, ma ogni volta che si tenta di affondare il colpo c'è sempre questa benedetta Carta Costituzionale di mezzo, quei 139 articoli scritti dai padri costituenti che certo non immaginavano che quelle regole sarebbero state l'unico baluardo contro il brianzolo venditore di pentole.

Oggi , nonostante il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni, nonostate un ministro dell'economia che si ritiene un genio ( anche se incompreso) e nonostante all'interno del governo sieda un illustre economista come Renato Brunetta (colui che per sua stessa ammissione avrebbe meritato il Nobel per l'economia. Sulla fiducia credo, come il Nobel per la pace di Obama), insomma nonostante questo trust di cervelli, pure noi siamo in piena crisi finanziaria.

Anche stavolta la colpa è dei soliti noti: i comunisti, i giornali, e pure la Costituzione. Questo il ragionamento: c'è crisi perchè il governo non ha poteri, è bloccato dalla Costituzione. I padri costituenti avevano paura di ripiombare nel fascismo e quindi non hanno dato al premier i poteri necessari per affrontare qualunque questione. Ed ecco la soluzione : la modifica della Costituzione. Non tagli equamente distribuiti, non misure per la crescita, nè sostegno all'occupazione, solo la modifica della Carta. La domanda a questo punto nasce spontanea: come?

Innanzitutto inserendo in Costituzione il vincolo del pareggio di bilancio, ma soprattutto con la riforma di quella parte, i rapporti economico-sociali, che sta stretta a Berlusconi e compagnia. Verrà riscritta quindi la parte che riguarda la libertà d'impresa e i rapporti economici e verrà decisamente semplificata.

La madre di tutte le riforme economiche passa per il concetto: libero tutto ciò che non è espressamente vietato. In pratica: fate un po come cazzo vi pare.
Del resto, cosa potevamo aspettarci dal Popolo delle libertà...

lunedì 1 agosto 2011

Piccolo vademecum per le rivoluzioni

Dedicato ai ribelli siriani ... almeno a quelli rimasti in vita dopo le repressioni del regime.

Quando si è in balia di un regime sanguinoso e non di un dittatorello da strapazzo con i tacchi e il cranio asfaltato che l'unica cosa che può fare è istigarti al suicidio raccontandoti un'altra delle sue barzellette, ecco in quel caso è necessario tenere presenti alcuni punti:
- cercare di stare sull'onda. L'avevano battezzata la "primavera araba", quindi ragazzi miei, o siete in anticipo per la prossima di primavera o in netto ritardo per questa; in ogni caso presentarsi a ferragosto non depone certo a vostro favore, e questo ci porta al punto successivo e cioè
- mai cominciare una rivoluzione in coincidenza con il primo week end di esodo estivo. Finisce che nesuno vi da retta perchè sono tutti bloccati in autostrada, vittime delle famose partenze intelligenti.
Altra cosa da tenere presente: mai cominciare una rivoluzione se non fai parte di quei paesi che hanno giacimenti petroliferi. Va bene esportare la democrazia, ma francamente anche quello pare un mercato in declino, e comunque la democrazia costa; perciò, o avete qualcosa da barattare o della vostra libertà non interessa niente a nessuno.
- mai cominciare una rivoluzione con gli USA che rischiano il default. E' normale che quelli spenderanno due parole, vi saranno moralmente vicini e poi torneranno a preoccuparsi di come affrontare i mercati internazionali che al momento , sembrano più pericolosi dei carri armati del Presidente Assad.
In altre parole, siete in una posizione davvero scomoda, e per aggiungere panico al panico, sgomento alla disperazione, vi basti sapere che Frattini ha lanciato un appello (sempre che abbia capito davvero dove cazzo sta la Siria) chiedendo "la cessazione delle violenze e l'attuazione delle riforme attraverso un dialogo con l'opposizione".
Le disgrazie non vengono mai da sole...

venerdì 29 luglio 2011

Ossessionati dalle misure

Questo governo è ossessionato dalla virilità.

I leghisti, tutti, ce l'hanno duro; al loro capo on. Bossi siamo sicuri che nonostante gli acciacchi il dito medio scatta sull'attenti appena avvista un giornalista.

Il presidente del Consiglio invece è ossessionato dalle misure. Sarà perché è un tappetto costretto a indossare il tacco 12 peggio che le top model, sarà che quando tocca far le foto con i rappresentanti europei lui finisce in genere vicino a quegli spilungoni di tedeschi, ma Silvio proprio con le misure ha un pessimo rapporto.
Ora il dibattito è: breve o lungo, questo processo.
In principio la riforma epocale della giustizia, come lo stesso Berlusconi l'aveva definita, passava per il processo breve. In Italia i processi hanno tempi biblici e i cittadini non possono aspettare decenni per avere giustizia. Ma soprattutto Silvio aveva necessità non arrivarci affatto alla sentenza, quindi processo breve. Un po come il sei politico per tutti. Anzi no, non per tutti perché poi spiegavano i membre del PDL rispondendo agli attacchi dell'opposizione, quella norma sul processo breve di fatto incideva solo su una piccolissima percentuale dei processi n corso. In pratica incideva solo sui processi di Silvo . Ma se pensate che questo facesse della riforma epocale una semplicissima ed ennesima legge ad personam è perchè siete i soliti malfidati comunisti.

Adesso è il turno del processo lungo. Con questa norma si impone al giudice di accettare tutti i testimoni che vengono presentati dalla difesa allungando a dismisura i tempi dibattimentali in attesa della prescrizione. Prendete nota ragazzi, se vi accusano di qualcosa, voi aprite l’elenco telefonico, chiamate tutti , dalla A di Abbatangelo alla Z di Zuzolo e fateli testimoniare su qualunque cosa che non sia " manifestamente non pertinente".


Riepilogando: l'economia mondiale sta andando a rotoli e pure la nostra non si sente tanto bene, la disoccupazione è alle stelle e potrà solo aumentare, i cittadini non arrivano a fne mese, ma il Parlamento discute solo di giustizia e processi.

Se Silvio fosse stato un pizzaiolo per 17 anni avremmo parlato solo di pizze.

sabato 23 luglio 2011

Repubblica fai da te

Due parole sulle tragedie che hanno scosso il mondo tra ieri oggi.

In Norvegia un pazzo scatenato, cristiano fondamentalista ha accoppato 90 persone e messo a ferro e fuoco mezzo paese. Io non ci ho capito niente, ma a confronto di questo, pure gli integralisti islamici sembrano scolaretti impacciati.
E’ morta Amy Winehouse, aveva appena annullato un tour perchè aveva bisogno di tempo per riprendersi; direi che adesso ha tutto il tempo che vuole. Ora il vero problema sarà trovare una bara sufficientemente capiente da ospitare la sua cofana, che fa concorrenza a quella di Moira Orfei.
In Italia invece è andata in scena l’operetta della Lega. Come preannunciato, puntuali come un orologio svizzero, hanno aperto i battenti a Monza, di sabato per giunta, le sedi distaccate di alcuni ministeri.
Il Paese che sta sul Titanic, che deve disperatamente contenere la spesa pubblica , quello che parla di tagliare le Provincie e contenere i costi della politica, si ritrova con sedi distaccate del ministero del Tesoro, della Semplificazione e delle Riforme. Alle pareti quadri di Bossi, e in giro l’immancabile Alberto da Giussano, scrivanie pagate dai ministri stessi, 340 euro l’una, ma niente telefono, né computer, gli uffici saranno operativi da settembre. Per far cosa non è ancora chiaro.
Le sedi sono state inaugurate in pompa magna, e alla presenza di alcuni ministri, compreso quello del Turismo Michela Brambilla, tanto per dare un tocco di serietà alla cerimonia .
Quello che francamente io non riesco ancora a capire è: ma da quando si apre un ministero come se fosse un supermercato? Cioè basta avere un garage libero, acquistare tre scrivanie , mettere due foto al muro e una targa fuori e quello diventa un ministero?
Perché se è così io a casa ho spazio libero, organizziamoci e apriamo una sede distaccata di qualche ministero. Fatemi sapere quale volete

mercoledì 20 luglio 2011

Giuro che a settembre m’incazzo...



Ora fa davvero troppo caldo per tutto. Pure per incazzarsi e indignarsi.
Diciamoci la verità. La situazione italiana non è delle più rosee; anzi Tremonti ha detto che siamo sul Titanic, ma siccome stiamo messi parecchio male, non abbiamo manco l’orchestrina ad allietare la colata a picco. Forse possiamo chiedere ad Apicella di comporre qualche verso.
Aggiungiamoci il fatto che questa classe dirigente è il peggio che abbiamo mai avuto in Italia; e dire che potevamo contare su nomi come Andreotti, Forlani, Craxi. Ma questo governo li batte tutti.
A partire dal presidente, il nanerottolo scopatore nelle langhe brianzole, fino al cretino suicida (per stessa ammissione degli onorevoli colleghi) nobel mancato per l’economia attualmente ministro per la Funzione Pubblica, fino ai ministri padani che tra un bicchieri di vino e uno spiedino dai verdi prati di Pontida annunciano la secessione a ogni piè sospinto e che ora vogliono improvvisarsi padri costituenti. Di contorno una cerchia di affaristi, corruttori, faccendieri definibili agevolmente sotto il termine cricca. Manco un’opposizione credibile c’abbiamo; troppo presa a opporsi al proprio interno che ad opporsi al Governo
In altri paesi sarebbe bastato molto meno per scendere in piazza e cominciare una rivoluzione, o quanto meno abbozzare una protesta. In spagna dove pure hanno Zapatero e non Berlusconi, si sono incazzati solo sono scesi in piazza in milioni.
Noi invece no. O meglio ci indignamo , e tantissimo pure, ma dalle bacheche virtuali. Su facebook è tutto un gran movimento di protesta, addirittura qualcuno si è inventato lo sciopero digitale contro la finanziaria.
Adesso tiene banco il signor Spidertruman, forse precario licenziato da Montecitorio che spiattella ( per vendetta , se fosse vero) i segreti della casta, forse abile operazione di marketing politico. In realtà i segreti di Spidertruman sono come le rivelazioni d Wikileaks, cose note a tutti: i nostri onorevoli rappresentanti, anzi nominati, prendono un botto di soldi senza fare niente. La gente si è davvero indignata, in poche ore il profilo facebook del novello patriota ha contato migliaia di contatti. Si sono sprecati i clic sul tasto Mi piace per dire che si, spider ha ragione, so tutti una cricca, mangiapane a tradimento, dobbiamo mandarli via.
E poi?? E poi niente.
Il neo moderato Di Pietro , quello che in pochi mesi è passato dalla definizione di “stupratore della democrazia” a “è una persona sola” in riferimento a Berlusconi , ha annunciato una grande manifestazione. A settembre. Contro la casta, di cui egli stesso fa parte.
Filippo Rossi dalla pagine del Futurista, chiede a tutti i rappresentati della società civile e culturale fuor dagli intrighi di potere di scendere in piazza a protestare. Sempre a settembre. E non poteva mancare l’evento facebook : scendiamo in piazza per costruire il futuro.
Adesso no però, che fa caldo e stiamo partendo tutti per il mare, ho già la macchina carica con gommoni, biciclette, costumi, braccioli. A settembre , quando saremo rientrati tutti, allora si può fare. Del resto, quando cazzo si è mai vista una rivoluzione il 15 di agosto????


giovedì 14 luglio 2011

Mayday.Si salvi chi può

Tremonti parlando della manovra finanziaria da 40 miliardi, in approvazione al Parlamento ha affermato: E' come sul Titanic, non si salva nemmeno la prima classe". Siamo passati , in meno di tre anni, da "la crisi non ci riguarda, la situazione italiana è solida" a la crisi è finalmente alle spalle" al "siamo come il titanic". Una manovra di lacrime e sangue per arrivare al pareggio di bilancio; come alle amministrative, pure li hanno pareggiato. Direi che possiamo partire tranquilli per le ferie.

Nel frattempo con una consecutio temporum che definirei inquietante, ieri la Camera ha approvato la legge sul fine vita e sugli stati vegetativi. Io però non ho capito perchè a sto punto non staccano il sondino a Gasparri, l'assenza di attività cerebrale direi che è manifesta.

In parlamento comunque , è un fuggi fuggi generale, un si salvi chi può e la situazione dei mercati non c'entra niente. Se il governo dei responsabili e il neonato partito degli onesti non si sbrigano a metterci una pezza con qualche leggina ad personam ovviamnete incostituzionale, finisce che il prossimo consiglio dei ministri lo facciamo direttamente nel cortile di Rebibbia.

Siccome al momento non abbiamo nessun altro problema in Italia, Nichi Vendola ha pensato bene di lanciare il sondaggio dell'estate: meglio amico o compagno? Avete di che discutere sotto l'ombrellone, fateci sapere.

A destra Fini ha deciso che scenderà in campo pure lui. Inizia dopo l'8 di settembre.

In tutto questo c'è solo una nota positiva: l'assenza dalle scene del nano. Certo che è proprio vero che il silenzio è d'oro.

martedì 28 giugno 2011

Non sapevo di vivere in Cina…




Art. 21, comma 1, della Costituzione italiana: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.”
Le parole sono importanti. L’articolo dice: con ogni mezzo di diffusione. Sicuramente i padri costituenti non potevano pensare alla rete e ad internet quando nel 1948 scrissero l’articolo, ma una cosa era certa: non volevano porre limiti al diritto di libera espressione del pensiero, un diritto risalente addirittura all’illuminismo, quando si ritenne che la libertà di espressione fosse connaturata con la natura razionale dell’uomo.
Un diritto acquisito dunque, un diritto da non mettere in discussione, almeno non in uno Stato come l’Italia che si definisce democratico e che addirittura questa democrazia pure la esporta nei paesi meno fortunati. Magari ne abbiamo esportata così tanta che siamo rimasti senza noi…
Il 6 luglio prossimo entrerà in vigore un decreto dell’Agcom, l’autorità garante della concorrenza (si quella stessa Autorità che permette a Berlusconi di impazzare su tutti i telegiornali italiani, per dire che lui le elezioni non le ha perse, le ha pareggiate. Come gli americani in Vietnam). Questo decreto, fortemente voluto da Mediaset, parte dalla volontà di tutelare il diritto d’autore , ma si trasforma di fatto in una vera e propria censura per la rete.
Il decreto prevede infatti che laddove vi sia anche solo il “sospetto” di una violazione del diritto d’autore in merito anche ad un solo contenuto di un sito internet,( qualunque sito internet senza distinzione alcuna, sia esso giornale on line, portale, o anche un semplic blog o un vostro profilo privato di facebook per esempio), si impone la cancellazione del contenuto entro 48 ore.
In pratica se postate il video della vostra canzone preferita su facebook e il mattino dopo il vostro profilo è scomparso, sarà perché siete stati anche voi vittime della censura. Anche questo blog, che spesso ha utilizzato liberamente contenuti multimediali reperibili in rete è sospetto di violazione delle norme del diritto d’autore.
Si noti che qui si parla di sospetto di violazione. Basta il semplice sospetto per cancellare un contenuto, per oscurare un blog.
Ma non eravamo tutti garantisti?

mercoledì 22 giugno 2011

Destra e sinistra



In principio era Gaber,
"Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Fare il bagno nella vasca è di destra
far la doccia invece è di sinistra
un pacchetto di Marlboro è di destra
di contrabbando è di sinistra.
Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...
Una bella minestrina è di destra
il minestrone è sempre di sinistra
tutti i films che fanno oggi son di destra
se annoiano son di sinistra. "


Poi sono stati Presidente Fini e l’on. Bersani a spiegarci la differenza tra destra e sinistra, ma io mica l’ho capita. Per esempio smacchiare i giaguari è di destra o di sinistra?
All’appello mancava solo la traccia d maturità. (Ma solo a me so capitate tracce di merda alla maturità? )
Allora io me ne frego delle citazioni messe li dalla Gelmini e scopiazzate da chissà dove e dico io cosa è la destra e cos’è la sinistra.
A sinistra sono tutti coglioni. Hanno poco cervello. Non si lavano mai e per questo puzzano. Inoltre sono sempre tristi perché la mattina quando si svegliano, si guardano allo specchio, si ricordano di essere del PD e si intristiscono. Le donne poi, quelle di sinistra sono più intelligenti che belle.
A destra invece non ci sono coglioni, ed è per questo che l’Italia ha il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni. Merito della destra. Quelli di destra il cervello ce l’hanno, anche se qualche dubbio guardando l’occhio spaesato di Gasparri ammetto che possa venire. Quelli di destra sono sempre allegri, perché la mattina si alzano e si ricordano che all’opposizione ci sta il PD e che quindi tireranno a campare per i prossimi millenni.

Mi sa che l’avessi svolto io il tema, mi avrebbero bocciato.

venerdì 17 giugno 2011

Tutti in piedi

Signori, entra il lavoro.
In occasione dei 110 anni della FIOM, la trasmissione di Michele Santoro con tantissimi ospiti. La diretta, a partire dalle 21.00 potrà essere seguita direttamente a Bologna o in streaming sul sito del Fatto Quotidiano e sui siti e blog che trasmetteranno l'evento


venerdì 10 giugno 2011

Correte a votare

Che sarebbe successo se il 2 giugno del 1946 gli italiani e le italiane fossero andati al mare anziché a votare per il referendum? Magari avremmo ancora una monarchia costituzionale con il biondo principe danzerino che invece oggi, per nostra fortuna, fa a pezzi solo la musica italiana esibendosi a Sanremo.
La mia professoressa al liceo, diceva sempre che la storia non si fa con i SE e con FORSE, ma con fatti. E il fatto è che nella giornata del 2 giugno e nella mattina del 3 giugno del 1946, ben 24.947.187 italiani e italiane, pari a circa l’89% degli aventi diritto al voto, andarono ai seggi e il 54% dei votanti scelse la Repubblica.
Siamo nati da un referendum. Magari possiamo rinascere, da un referendum. Perciò andate a votare, abbiamo un quorum da raggiungere.
Cerchiamo di essere sempre elettori che fanno il loro dovere, come dice il Presidente Napolitano.
Lasciamo cadere nel vuoto gli appelli all'astensionismo. Avete notato che proprio quel PDL che proclama il popolo sovrano a ogni piè sospinto, proprio quel Berlusconi che dice di dover governare perché il popolo sovrano lo volle li dove si puote, lui che attacca la magistratura colpevole, a suo dire , di voler sovvertire il democratico responso delle urne, proprio loro dicono che il referendum è inutile. Populismo ad occasionem.
Perciò dimostriamo al nanerottolo che si, il popolo è sovrano. Andiamo ai seggi. E votiamo SI a tutti i quattro quesiti referendari. Potete anche votare no, è ovvio, è un vostro diritto. Magari che ne so, volete presentarvi a casa di amici con una bottiglia d’acqua invece che di vino, sognate di fare la foto del matrimonio con sullo sfondo il reattore nucleare, magari volete il legittimo impedimento perché pensate che in italia almeno qualcosa di legittimo debba restare. In ogni caso, andate ai seggi. Facciamogli un quorum così, come titolava il Fatto Quotidiano.

mercoledì 8 giugno 2011

Referendum legittimo impedimento- quesito n 4

Scheda verde - Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51 in materia di legittimo impedimento del presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011della Corte costituzionale


Testo del quesito
«Volete voi che siano abrogati l'articolo 1, commi 1, 2, 3, 5 e 6, nonchè l'articolo 2, della legge 7 aprile 2010, n. 51, recante «Disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza»?».
Il referendum propone di cancellare interamente la legge 51 del 2010 che ha introdotto per premier e ministri la possibilità, per legittimo impedimento, di disertare le aule di giustizia.
Deve votare SI chi vuole abrogare questa norma che di fatto è una legge ad personam e ripristinare il principio costituzionale dell'uguaglianza di fronte alla legge.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta. Questa è una legge licenziata dal Parlamento tra febbraio e aprile 2010 e corretta dalla Corte costituzionale a gennaio 2011 che, per 18 mesi dall'approvazione, consente al Presidente del Consiglio o a un ministro imputato di giustificare la propria assenza a un processo che lo riguardi. E’ una delle tantissime leggi ad nanum che hanno caratterizzato l’azione di questo Governo. In pratica secondo questa legge se il presidente del Consiglio o uno dei ministri sono imputati in un qualsivoglia processo, è sufficiente per loro presentare al giudice un’autocertificazione in cui si dichiarano impegnati per poter evitare di comparire in udienza. Come detto su questa legge si è espressa anche la Corte Costituzionale che ha deciso che sarà il giudice di volta in volta a stabilire se la certificazione addotta rappresenti o meno un legittimo impedimento. Per capirci meglio: se Berlusconi deve incontrare Barack Obama siamo tutti d’accordo che è un legittimo impedimento, se invece deve semplicemente incontrare le nipoti di qualche capo di stato estero e magari deve farlo proprio ad Arcore nella sala della lap -dance, qualche dubbio il giudice potrebbe anche porselo. Questo però implica che ovviamente ogni procedimento rischia di impantanarsi in una sere di diatribe giudiziarie, ricors e contro ricorsi allungando i tempi del procedimento.Questo è il quesito che il Presidente del Consiglio teme di più, perché di fatto rappresenta un’ennesimo voto pro o contro la sua persona, e dopo la batosta elettorale delle amministrative, il povero Silvio e il suo Governo di responsabili mercenari potrebbe non reggere il colpo.
E’ sicuramente fondamentale innanzitutto recarsi a votare e soprattutto votare SI per ridare dignità al dettato costituzionale dell'articolo 3 della nostra Costituzione che dichiara l’uguaglianza di TUTTI i cittadini di fronte alla legge.
TUTTI i cittadini. Compreso il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni

martedì 7 giugno 2011

Referendum nucleare- quesito numero 3

Scheda grigia - Abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare».


Testo del quesito
Volete che siano abrogati i commi 1 e 8 dell'articolo 5 del dl 31/03/2011 n.34 convertito con modificazioni dalla legge 26/05/2011 n.75?”
Secondo i piani del Governo , dal 2013 in Italia dovrebbe partire la costruzione di almeno 4 centrali nucleari sparse sul territorio. Abrogando questa norma, si vieta al Governo la possibilità di ricorrere al nucleare come fonte di energia. Deve votare SI chi vuole togliere al Governo la possibilità , anche in futuro, di ricorrere all’energia nucleare.
Qui entriamo in un campo davvero complicato. Solitamente si è portati a dire no alle centrali nucleari anche per paura; quella nucleare è un'energia che non sappiamo controllare e dagli effetti potenzialmente devastanti in caso di incidente, che come abbiamo visto, nonostante tutte le misure di sicurezza che possiamo inventare, possono sempre capitare.
Io personalmente sono per il NO deciso e netto all’energia nucleare, per tanti motivi.
Innanzitutto non mi piace avere la finestra della camera da letto vista reattore stile Homer Simpson e questo è già un motivo sufficiente per votare Si al referendum. E manco il pesce con tre occhi che sguazza nell'acquario mi fa impazzire; va bene la biodiversità ma non esageriamo.
Non mi fido dei nostri costruttori; a giudicare da come hanno tirato su l’ospedale dell’Aquila, finisce che nella centrale nucleare ci metteranno tanta di quella sabbia che rischiamo il crollo dell’edificio il giorno stesso dell’inaugurazione se qualcuno starnutisce.
Conosciamo tutti i tempi biblici per fare i lavori pubblici in Italia, se adesso ci impelaghiamo nella costruzione di una centrale nucleare, finisce che non ne veniamo fuori prima del 2099 e magari per quella data gli altri avranno già trovato chissà quale forma di energia alternativa e noi staremo li, con il politico di turno e fanfara al seguito e con l’immancabile cardinale pronto a benedire, a tagliare il nastro di una centrale ormai superata.
Per concludere una parte di una puntata di Presa Diretta riguardante proprio gli effetti del nucleare per chi vive vicino alle centrali nucleari; da notare che non si parla di incidenti, ma della situazione di normale funzionamento della centrale. Date un’occhiata , prima di decidere di andare al mare.

lunedì 6 giugno 2011

Referendum acqua – quesito numero 1 e numero 2

Dobbiamo avere il coraggio di dire che abbiamo sbagliato: il servizio idrico non può essere privatizzato.” Carlo schiatti , ingegnere e presidente dell’ATO 4 Toscana, il primo ATO in Italia che ha privatizzato la gestione del Servizio Idrico.

Quesito n. 1 –Scheda Rossa - abrogazione affidamento servizio ad operatori privati



Testo del quesito
Volete Voi che sia abrogato l’art. 23-bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e finanza la perequazione tributaria”, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, come modificato dall’art. 30, comma 26, della legge 23 luglio 2009, n. 99, recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”, e dall’art. 15 del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea”, convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n. 166, nel testo risultante a seguito della sentenza n. 325 del 2010 della Corte costituzionale"
Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati.

Quesito n 2- Scheda Gialla – abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di “mercato”




Testo del quesito
Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamentealla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?»
Il comma che i referendari vogliono abrogare è quello che permette al gestore del servizio idrico di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7 per cento a remunerazione del capitale investito, senza collegamento a reinvestimenti per il miglioramento del servizio. Chi vuole cancellare(abrogare) la legge in vigore deve votare sì. Abrogando questo comma si elimina lo strumento che ha aperto la strada ai privati nella gestione dei servizi idrici.
Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permettere il profitto nell’erogazione del bene Acqua potabile


In pratica con queste norme che i referendari vogliono abrogare, il legislatore mira a privatizzare un servizio essenziale come quello dell’acqua. Ma la privatizzazione non sempre è un bene. Per esempio, da quanto le Ferrovie dello Stato sono state privatizzate il servizio non è mica migliorato, abbiamo gli stessi treni di merda e gli stessi ritardi , anzi maggiori (l’altra volta in un treno in puglia sono stati addirittura rinvenuti due cadaveri in avanzato stato di decomposizione per giunta quindi credo che si cominci francamente ad esagerare con i ritardi) ma un prezzo del biglietto più alto.
Ma c’è già chi, in Italia , ha privatizzato il servizio idrico con risultati mai soddisfacenti. Riporto di seguito un brano del libro di Riccardo Iacona.
“Un caso di scuola è quello di Arezzo e provincia, la prima città italiana che nel 1999 ha privatizzato la gestione dell’acqua affidando il servizio a una società mista pubblico. Privata. La società che si è aggiudicata la gara di chiama Nuova Acque Spa, porta l’acqua nelle case di trecentomila persone, incassando ogni anno 35 milioni di euro cash. […] La prima cosa che è successa quando Nuova Acque Spa ha preso in mano il servizio è che le bollette si sono triplicate raggiungendo 1 euro e 57 centesimi al metro cubo. […] Ma almeno , ci si chiederà, con tutti questi soldi incamerati avranno fatto degli investimenti, avranno cambiato le tubature, migliorato il servizio, eliminato gli sprechi di una rete che ha una perdita del 30 percento di media. Leggendo l’ultimo rapporto sullo “Stato dei servizi idrici per l’anno 2009” pubblicato dal COVIRI, il Comitato di vigilanza sulle risorse idriche si scopre che purtroppo la risposta è no. Ma la cosa più preoccupante è che la nuova società, nata proprio per evitare i carrozzoni pubblici che avevano bilanci perennemente in rosso, dopo solo 10 anni di esercizio è già fortemente indebitata ( L’acqua ai privati - dal libro “ l’Italia in presa diretta- Viaggio nel Paese abbandonato dalla politica” di Riccardo Iacona, Chiarelettere 2010)

martedì 31 maggio 2011

E ora tocca ai referendum


Lo so, lo so. Oggi per molti di noi è una bella giornata. Ci siamo svegliati con una Milano comunista e una Napoli ostaggio di un giustizialista. Sono cose che fanno piacere. Come far parte della nutrita schiera dei coglioni senza cervello.
Ma ora dobbiamo parlare di cose serie. C’è dietro l’angolo un’altra consultazione elettorale : i referendum del 12 e 13 giugno prossimi. La tv pubblica se ne disinteressa anche perché al nanerottolo che presiede il Governo questi quesiti referendari non solo non interessano affatto, ma ha una paura fottuta che anche questo referendum possa trasformarsi in un plebiscito contro la sua persona.
E noi vogliamo che sia così.
Quindi, su questo blog, parte da oggi la campagna informativa sui referendum.
Oggi le notizie generali.
Si vota giorno 12 giugno dalle ore 8.00 alle 22.00 e giorno 13 giugno dalle ore 7.00 alle ore 15.00. Quindi avete tutto il tempo di andare a votare e poi andarvi a incolonnare tentando di raggiungere il mare dopo aver fatto il vostro dovere civico. Oppure se preferite potete andarci il lunedì mattina prima di andare al lavoro, se siete tra i fortunati che un lavoro anche se precario e malpagato ancora ce l'ha.


Per il voto basta la tessera elettorale e un documento di identità. Per intanto cercatela , questa benedetta tessera elettorale. Se come me , anche voi non avete la più pallida idea di dove diavolo sia finita, recatevi presso l’ufficio elettorale del vostro comune di residenza e fatevene rilasciare un duplicato. L'ufficio elettorale rimane aperto per tutto il giorno delle votazioni, , domenica compresa., in genere fino alle 19.00.


Si vota nel proprio comune di residenza, salvo casi eccezionali come i militari, le persone imbarcate , i ricoverati presso luoghi di cura o i detenuti che ovviamente possono esercitare il loro diritto al voto nel luogo di cura o di detenzione. Se però voi non siete l’ex senatore Cuffaro e non siete al momento ospiti delle patrie galere e fortunatamente per voi non siete degenti , ma siete semplici studenti fuori sede o lavoratori fuori sede le possibilità per voi sono due.
Tornate a casa come Lassie, e votate nel comune di residenza ricordandovi che esistono delle tariffe agevolate con lo sconto pari a circa il 60% del biglietto del treno e di circa il 40% per il biglietto aereo, basta solo esibire la tessera elettorale e un documento di identità.
Se invece il lavoro o l’esame universitario vi trattengono comunque lontano da casa, potete cercare di usufruire di altre possibilità per votare fuori dal comune di residenza, diventando rappresentante dei comitati promotori dei quesiti referendari.
Per usufruire di questa possibilità rivolgetevi presso i comitati promotori a questi indirizzi :






Si voterà su quattro quesiti: i primi due riguardano l’abrogazione delle leggi sulla privatizzazione dell’acqua , il terzo l’abrogazione della norma che reintroduce il nucleare ( alla faccia del referendum votato nel 1987 ), e l’ultimo invece è per l’abrogazione del legittimo impedimento, ma parleremo dettagliatamente dei quesiti successivamente.
Per abrogare tutte le norme è necessario votare SI.
Quanto ad informazioni generali direi che queste possono bastare.
Vi ricordo che il referendum per essere valido deve raggiungere un quorum del 50 % più uno degli aventi diritto al voto, pertanto la partecipazioni di tutti noi è fondamentale.
E inoltre vuoi mettere la soddisfazione di votare contro praticamente tutte le leggi fatte dal miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni?

giovedì 19 maggio 2011

Me lo ricordavo diverso...



Io l’arte certe volte proprio non la capisco. Come questa statua per esempio.
Questa meravigliosa opera d’arte contemporanea sta a Roma, davanti alla stazione Termini per l’esattezza. Un blocco bronzeo di 5 metri di altezza.

Scommetto che starete li a chiedervi che dovrebbe essere. Un vespasiano? Una statua di Mussolini voluta dal sindaco Alemanno? Lo zio Fester della famiglia Addams? Una garitta per soldati?
No, è il nuovo beato, papa Giovanni Paolo II. Si lo so, ve lo ricordavate diverso. Pure io, ma come già detto noi di arte non ci capiamo niente. Mica possiamo essere tutti esperti come Sgarbi.
Per Oliviero Rainaldi, l’artista che ha realizzato l’opera, qui il papa è ritratto nell’atto di abbracciare un bambino con il mantello; cosa tra l’altro successa realmente e immortalata in una celebre immagine del 1993 .
Sarà ma io non vedo il papa, non vedo il mantello e non vedo manco il bambino.
Se lo sarà mangiato sto bambino. Del resto che t’aspetti da un papa polacco. E quindi comunista

mercoledì 18 maggio 2011

Dizionario della politica italiana




Il problema è il dizionario. Le parole: hanno perduto il significato di un tempo”. Lo scrive Ilvo Diamanti su Repubblica.
Il problema è il dizionario della politica. E dal momento che siamo ancora in piena campagna elettorale, vediamo di capirlo questo dizionario della politica, le parole, i significati delle principali definizioni utilizzate in questi giorni .

Moderato/estremista.
Termini strautilizzati in questa campagna elettorale.
La destra berlusconiana è moderata, la sinistra è estremista. Donna Letizia è moderata, Pisapia è estremista.
Chissà il figlio della sciura Letizia, quello che abitava nella batcaverna dipinta di rosa: sarà un moderato anche lui? Magari lo è, e coniuga questo suo moderatismo con un pessimo senso estetico .
Il candidato Lassini, l’autore dei manifesti “fuori le BR dalle procure” per esempio è un moderato o un estremista?
Il Governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, con quel suo nuovo guardaroba da sessantenne in piena crisi gerontofobica che spazia dalle orribili camicie da figlio dei fiori sfoggiate ad Anno Zero, alle magliette con Paperino, è moderato? A giudicare dall’abbigliamento direi che è uno a cui piace vivere pericolosamente.
Lo stimato avvocato rappresentante della borghesia milanese è un estremista? Che fa per essere tale? Frequenta ambienti loschi come il Palazzo di Giustizia milanese, noto ritrovo di estremisti e sovversivi che pongono a base della loro attività addirittura la Costituzione.?
E’ un amico dei terroristi, dicono i moderati della destra capeggiati da quella santa donna, esponente del moderatismo che è la Daniela Santanchè.
Io l’ho sempre pensato che la Santanchè fosse moderata in effetti.

Garantista/giustizialista
La destra berlusconiana è garantista, la sinistra è giustizialista. All’interno dello schieramento della sinistra poi l’IDV è quanto di più giustizialista si possa immaginare. Io però le uniche immagini dei cappi sventolati garantisticamente nell’aula del parlamento, sono quelle dei deputati della Lega Nord ai tempi di tangentopoli.
Deve essere per questo animo garantista che donna Letizia ha accusato lo sfidante Pisapia di essere stato amnistiato per il furto di un auto destinata poi alla commissione di un altro reato. E ci ha tenuto a precisare che l’amnistia non è assoluzione. La prescrizione invece si , secondo Minzolini.
E’ vero, l’avvocato Pisapia è stato accusato di furto, ma non è stato amnistiato avendo rinunciato all’amnistia per affrontare il giudizio di merito e vedersi assolto con formula piena.
Però uno che è stato amnistiato io lo conosco; al momento fa il Presidente del Consiglio ed ha usufruito dell’amnistia per il reato di falsa testimonianza per aver negato la sua iscrizione alla Loggia massonica P2 al quale partecipava con tessera n 1816.

Però la destra è garantista , almeno con i suoi. E a me sembra un tantino giustizialista con gli avversari, ma magari sarà perché io sono estremista.

Coglioni/meno intelligenti
I coglioni votano a sinistra e i meno intelligenti a destra. E’ sempre Berlusconi a dire questo. Sui coglioni che votano a sinistra si è detto fin troppo qualche anno fa, quindi mi pare inutile tornare sull’argomento. Ma l’exploit degno di nota è stata la chiusura della campagna elettorale a Napoli dove il premier ha detto: “Dovete fare mente locale su chi non considerate che non abbia sufficiente spirito critico e intelligenza: se hanno dubbi dovete convincerli a votare centrodestra”. Berlusconi può stare tranquillo, secondo me già lo fanno.



Voi da che parte state?
Siete estremisti coglioni e giustizialisti come Pisapia e De Magistris o poco intelligenti moderati e garantisti come la Moratti e Lettieri?

lunedì 16 maggio 2011

Votare contro



Un lunedì mattina trascorso nell’attesa di sapere chi ha vinto nella singolar tenzone delle amministrative, nell’attesa di sapere se a Milano vince la moderata batmamma Moratti che nelle fila dei suoi sostenitori annovera il moderatissimo Lassini ( quello dei manifesti, “fuori le BR dalle procure”) o il comunista Pisapia, amico in gioventù dei terroristi che evidentemente , essendo avvocato, frequentava nel palazzo di giustizia milanese, dove si sa, i terroristi , anzi le BR abbondano.

Comunque vada l’importante è votare contro.

Ormai non si vota per un ideale, per un’idea o per raggiungere un obiettivo. Si vota contro. Poco importa contro cosa o contro chi.

Si vota contro Berlusconi e la sua cricca. E su questo sono pienamente d’accordo.

Oppure si vota contro i comunisti, comunque ormai ridotti a mera figura retorica.

Si vota contro le leggi , pessime, di questo governo , oramai semplice comitato esecutivo degli interessi personali del premier, oppure si vota contro le ipotetiche leggi che un altro governo di segno opposto potrebbe fare. Anche se immaginare che possa fare di peggio è francamente difficile.

Si vota contro gli stranieri. Perché non li sopportiamo a prescindere, perché puzzano e perché vengono qui a prenderci il lavoro.

Si vota addirittura contro i giudici, come titola Il Giornale di oggi, che chiede un ultimo sforzo agli elettori che vogliono contare più dei PM. Ma da quando i giudici sono parte in causa in una tornata elettorale?

Pure l’astensionismo viene spacciato come voto contro tutto e contro tutti, invece che come ciò realmente è : semplice menefreghismo o peggio resa incondizionata al vincitore. Chiunque esso sia.

Le campagne elettorali sono contro. Non un programma, non un’idea, non un sogno.

Sarebbe bello ripartire da una buona politica. Ormai non ci siamo più abituati, assuefatti come siano allo scadente teatrino offerto dai nostri politici.

Sarebbe bello ripartire da una politica di fatti, oltre che di parole.

Per quanto al momento, già una politica di belle parole sarebbe un grande passo avanti.

lunedì 9 maggio 2011

Operazione Mastro Lindo



Ricordate i soldati delle Legioni Romane nei fumetti di Asterix, quelli destinati a soccombere sotto gli sganassoni dei galli guidati dal druido Panoramix? In una scenetta uno dei soldati, dopo averle prese di santa ragione da Obelix, si lamenta così “ mi dicevano:arruolati e girerai il mondo.”
Devono aver pensato lo stesso i soldati impegnati a Napoli: da salvatori della patria a netturbini.
Non è mia intenzione sminuire il lavoro dei nostri militari. Intervengono nelle situazioni di emergenza e per questo comunque hanno il mio plauso e la mia stima. Del resto non è mica è colpa loro se l’Italia è governata da un branco di incapaci; vittime incolpevoli del malgoverno anche loro, come tutti noi.
La Napoli sommersa dai rifiuti è un problema che si ripresenta immancabile da anni; alle ultime elezioni politiche è stato uno dei cavalli di battaglia del premier che aveva promesso avrebbe risolto in problema in pochi giorni anche grazie all’altro cavaliere senza macchia e senza paura, il fido Bertolaso. In pochi giorni dalle elezioni avrebbe restituito la città ai napoletani, più bella e più splendente di prima e soprattutto avrebbe risolto il problema una volta per tutte. Mica come quelli di sinistra.
E pulizia fu. Anche quella volta entrò in scena l’esercito; soldati e soldatesse impegnati in un’operazione da pulizie pasquali. Poi i titoli trionfalistici sui Tg e sui giornali di famiglia, gli speciali di porta a porta e gli spot tv, tutti a mostrare una Napoli finalmente ripulita. La realtà era che i rifiuti erano solo stati spostati poco più in la, allontanati dal centro e messi n periferia; le discariche , o meglio gli sversatoi, continuano a essere al collasso, la gente del posto continua giustamente a lamentarsi e protestare, l’inceneritore di Acerra continua a lavorare male. Ma per due anni , salvo pochi titoli su qualche giornale comunista o qualche servizio di inchiesta dalle redazioni di Report o Presa Diretta, non se ne è più parlato.
Ora a una settimana dalle elezioni amministrative il problema riesplode. Sarà un complotto della sinistra; magari erano anni che accumulavano sacchi di spazzatura nei garage, nei cortili, dentro i bagagliai delle macchine, pronti a colpire, i vigliacchi. E adesso hanno agito; astuti e tempestivi hanno riempito nuovamente Napoli di spazzatura.

Ma anche stavolta il Governo non si è lasciato intimidire e ha schierato la meglio gioventù del nostro esercito. Armati di pale e ramazze al servizio della patria.

venerdì 6 maggio 2011

Taci, il nemico ti ascolta




Siamo un popolo di intercettati, ha ragione Berlusconi. Se non sono i PM comunisti a intercettare le tue telefonate con l’amante, ci pensano i Governi. Compreso quello americano. Però il governo americano è più sottile, mica ti mette sotto controllo il telefonino, lui usa i social network.
E’ il fondatore di Wikileaks a lanciare l’allarme. Questo Assange è uno che riesce sempre a sorprenderti; ha scatenato il panico in tutto il mondo rivelando quello che sappiamo praticamente tutti. Come per esempio che Berlusconi va a mignotte, e che Frattini capisce di politica estera quanto io di fisica quantistica. Adesso l’altra sorprendente notizia. Facebook ci spia, tutti. E poi lo dice al Governo. Esticazzi?
Al governo potrà mai interessare l’aggiornamento di stato del povero tizio che praticamente vive su facebook e posta alle 3 del mattino informando la rete che sta andando a pisciare? Poi che succede? Agenti governativi vestiti stile Man in Black bussano alla porta del povero sofferente fornendo il numero di telefono di un buon urologo?
Devo credere che Bond, il James Bond che salvava l’umanità dal pazzoide di turno a bordo della sua Aston Martin più equipaggiata di un B52, ora è relegato dietro una scrivania, ha un profilo facebook , mi spia e poi corre a dirlo a Barak se io scrivo nel mio stato che secondo me Bin Laden non è morto ma si è solo ritirato a vita privata (magari proprio in America) e che tra qualche anno celebrerà matrimoni insieme a Elvis Presley nella cappella dell’amore a Las Vegas?
Poi ti chiedi com’è che ci hanno messo dieci anni a beccare lo sceicco del terrore, cercandolo nel posto sbagliato.
Ad ogni buon conto, se mai uno che si chiama Zio Sam dovesse chiedervi l’amicizia, voi negate. Negate sempre.

mercoledì 4 maggio 2011

Quello che abbiamo imparato dalla morte di Bin Laden


Lo so, non si parla d’altro: la morte di Osama Bin Laden. E quindi ne parlo pure io. Però non voglio concentrarmi sui dettagli dell’operazione, sulle teorie più o meno complottistiche che vedono trame oscure ovunque e cospiratori pure nei fermenti lattici dello yogurt light.

Io vorrei concentrami su ciò che abbiamo imparato da questa storia:
- Innanzitutto non importa se sei lo sceicco del terrore o il capo di Cosa Nostra. Quello che importa è che se il mondo intero ti sta cercando tu puoi comprare un bell’appartamento in centro, metterti comodo e acquistare a rate l’arredamento della cucina. Infatti mentre gli americani davano la caccia con tutta la loro intelligence al diabetico sceicco bombardando chirurgicamente a tappeto mezzo Afghanistan, lui se ne stava comodamente seduto in salotto circondato dall’affetto dei suoi cari a un’ora dal centro di Islamadab, capitale del Pakistan.
- Osama Bin Laden non usava il preservativo , infatti aveva una ventina di figli da ben 6 mogli. In questo era d’accordo con il Vaticano.
- Non ha importanza che tu sia un serial killer di prostitute o uno che prepara la bomba atomica nel tinello della cucina, per i tuoi vicini sarai sempre un tipo tranquillo che salutava sempre. Si sa che i vicini si incazzano solo se sbatti il tappeto dalla finestra fuori dagli orari consentiti dal regolamento condominiale oppure se il tuo cane abbaia la notte. Su quello non transigono
- Come le formiche, anche i premi Nobel per la pace si incazzano. E quando lo fanno in genere poi ti accoppano. Specie se ti stanno cercando da dieci anni perché gli hai abbattuto le torri e soprattutto se si avvicina la rielezione alla Casa Bianca. Perché sarà pure Nobel per la pace, ma mica è fesso.
- Gli americani sono decisamente per il processo breve, anzi lampo. Dopo aver cercato Bin Laden per 10 anni, appena trovato non hanno perso tempo in chiacchiere , gli hanno sparato in testa, hanno portato via il cadavere e siccome però alle formalità ci tengono hanno rispettato alla lettera la legge islamica e hanno seppellito il corpo nelle 24 ore dalla morte. Hanno fatto un breve ma toccante cerimonia funebre sulla portaerei Carl Wilson, cerimonia officiata in inglese e tradotta in arabo fanno sapere i giornali (a beneficio del defunto immagino) e poi hanno buttato il corpo in mare. Manco fosse la tigre della Malesia.
- Infine se speravate di poter tornare a portare la limetta per le unghie nel bagaglio a mano , vi sbagliate di grosso. La Cia ha fatto sapere che adesso Al Qaeda è ancora più pericolosa e si temono gravi ritorsioni. A questo punto io mi chiedo: perché ammazzarlo? Ormai non se lo filava più nessuno, non rompeva più manco con quei filmini amatoriali dove minacciava sfracelli, potevamo lasciarlo vivo e farlo invecchiare tranquillamente senza farne un martire. Il tempo avrebbe fatto la sua parte, e un capo carismatico rincoglionito, con il pannolone e la badante a seguito magari non sarebbe stato carismatico manco per gli integralisti islamici.

giovedì 28 aprile 2011

Se muoio vendicatemi



Sta per arrivare la fine del mondo , e non ho niente da mettermi, devo ancora fare il cambio di stagione nell’armadio.
Pare che l’11 maggio Roma sarà rasa al suolo da un terremoto catastrofico.
E io a Roma ci abito.
Certo che questa storia della fine del mondo ha un pò rotto le scatole. Dovevamo non superare l’anno mille perché “Mille e non più Mille” e invece avevano fatto male i conti, allora abbiamo spostato l’ora x al 2000, saltato tutto pure quel Capodanno. Poi è venuta fuori la storia dei Maya, tutti secchi il 21 dicembre 2012 , quindi niente shopping prenatalizio, adesso invece fa capoccetta sta storia del terremoto, fine dei giochi tra una settimana per gli abitanti della Caput Mundi. Senno poi rischiamo che nel 2012 ci sta troppo casino, quindi meglio scaglionare nel tempo le dipartite; chissà, magari pure i tribunali del giudizio universale saranno con piante organiche ridotte perché la crisi non risparmia nessuno.
La cosa che mi rende più triste però è dover morire in un’Italia berlusconiana e senza manco sapere come vanno a finire le amministrative a Milano, roccaforte del premier capitanata dalla Batmamma Letizia Moratti. Fatemi sapere, al posto dell'omelia snocciolatemi i risultati delle amministrative.
Io credo che questa storia del terremoto sia una gran bufala, anche perchè il tutto viene fuori da carte bruciacchiate di un tizio autodidatta morto nel 1979 che prevedeva terremoti con strani calcoli basati sulle stelle, i pianeti, la forza gravitazionale della luna, il diluvio universale, il tasso di interesse dei bond argentini ecc, quindi una cosa estremamente scientifica. Tra l'altro secondo me per quelli che sono scorpione ascendente capricorno sta cosa non è valida. Ad ogni buon conto, se dovessi morire sotto architravi e massetti di cemento e vedete il premier che si aggira tra le bare piangendo e frignando come un vitello da latte, vi prego allontanatelo a calci, almeno dalla mia. Vi lascio la scelta se prenderlo a calci nel suo culo flaccido o infierire sul capolavoro dentale opera dell’igienista Minetti.
Mi rimetto alla vostra fantasia.

lunedì 18 aprile 2011

Berlusconi VS resto del mondo



Nelle sue ultime dichiarazioni farneticanti il Presidente del Consiglio ha sparato cazzate a tappeto, colpendo tutti. Dalla magistratura definita “associazione a delinquere a fini eversivi”, alla Corte Costituzionale diventata “un organo politico sottoposto al volere dei pm di sinistra", all’opposizione che ha “sposato un'ideologia che per le persone normali è la più disumana e criminale della storia dell'uomo, il comunismo”, alla scuola pubblica che mira a dare “ insegnamenti di sinistra" e i cui professori "inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia”. Inoltre secondo il nanopremier, è in atto un pactum sceleris che coinvolge la magistratura e la terza carica dello Stato: è quello che alcuni chiamano Costituzione. Anche quella scritta da comunisti, ovviamente.

C'è qualcosa che non mi torna.

Ho genitori comunisti. La mia è stata un’infanzia difficile; specie ad ora di cena era tutto un fuggi fuggi per evitare di finire in pentola.

Ho frequentato una scuola pubblica, dove professori ovviamente comunisti hanno tentato di plagiare la ma giovane mente , inculcandomi principi contrari alla famiglia ( o al bunga bunga?) e usando libri di testo dichiaratamente comunisti e antiberlusconiani. Strano che i libri di testo fossero antiberlusconiani già prima di Berlusconi, peraltro.

Leggo Repubblica, covo di talebani stalinisti che tramano nell’ombra guidati da De Benedetti , in un patto scellerato insieme alla magistratura, alle opposizioni, al Quirinale, per sovvertire l’ordine popolare.

Eppure sono di destra. Antiberlusconiano, antifascista, ma di destra.

Qualcosa nel fottuto piano della sinistra non deve aver funzionato, evidentemente.

Comincio a pensare che Beppe Servegnini avesse ragione: accusare la sinistra italiana è ridicolo, se fosse un piano ben congegnato ne sarebbe incapace.

venerdì 15 aprile 2011

Una nuova resistenza

Roma, 13 aprile 2011. La Camera dei deputati approva l’ennesima legge vergogna, il processo breve. In piazza davanti a Montecitorio, la protesta dei cittadini, della società civile, dei partiti dell’opposizione. Ciascuno sotto le proprie bandiere; bandiere di destra e bandiere di sinistra e il tricolore. Amo questa foto, credo rappresenti in pieno la parte migliore del nostro paese. L’Italia onesta, quella che crede ancora che la Costituzione, le Istituzioni, la giustizia, la legalità, siano dei valori e non degli ostacoli. Il prof Asor Rosa ha scritto qualche giorno fa, in una sua lettera al Manifesto, “ a che punto è la dissoluzione del sistema democratico in Italia? … quel che sta accadendo è frutto di una lotta politica «normale», nel rispetto sostanziale delle regole, anche se con qualche effetto perverso, e tale dunque da poter dare luogo, nel momento a ciò delegato, ad un mutamento della maggioranza parlamentare e dunque del governo? Oppure si tratta di una crisi strutturale del sistema, uno snaturamento radicale delle regole in nome della cosiddetta «sovranità popolare», la fine della separazione dei poteri, la mortificazione di ogni forma di «pubblico» (scuola, giustizia, forze armate, forze dell'ordine, apparati dello stato, ecc.), e in ultima analisi la creazione di un nuovo sistema populistico-autoritario, dal quale non sarà più possibile (o difficilissimo, ai limiti e oltre i confini della guerra civile) uscire?”
Ha ragione, siamo alla frutta, non c’è più tempo. Il populismo demagogico, lo svuotamento progressivo del Parlamento sotto i colpi delle fiducie e dei decreti legge, l’attacco devastante alle istituzioni, dalla magistratura alla Corte Costituzionale , dal Parlamento al Presidente della Repubblica, infine l’affondo al cuore dello Stato, alla Costituzione, quotidianamente svilita, vilipesa, ci hanno portato a un passo dal baratro.
Ma questa foto è una speranza. Oltre le divisioni, oltre le ideologie, tutti insieme per difendere il nostro Paese.
Tutti insieme per difendere quello che è nostro, che non è di destra né di sinistra, è solo giusto.
Resistere, resistere, resistere. Insieme.

mercoledì 6 aprile 2011

La parola alla Consulta



Ieri il parlamento ha votato si al conflitto di attribuzione. La maggioranza è stata sostenuta dal gruppo di coloro che si sono definiti Responsabili. Finalmente qualcuno che si definisce responsabile, insomma qualcuno che ha il coraggio di addossarsi la colpa di questo sfacelo; gli altri sempre a chiamare in causa quei poveri comunisti. Quelli poveracci non c’entrano niente, manco esistono più i comunisti, sono estinti peggio dei panda.

Ma torniamo al voto. Il Parlamento era chiamato a decidere se sull’affaire Ruby , che vede imputato il Premier, si potesse ravvisare un conflitto di competenze tra i poteri dello Stato. Il Parlamento ha votato si rimandando alla Corte Costituzionale la decisione se la competenza a giudicare deve ritenersi della magistratura ordinaria o del Tribunale dei Ministri come invece vorrebbero gli avvocati del premier. Perché, dice la maggioranza, è vero che Berlusconi ha telefonato in questura per far rilasciare Ruby, ma solo perché credeva che la minorenne fosse la nipote di un capo di stato estero , il presidente egiziano Mubarak. Quindi per non far scoppiare un caso diplomatico, il Premier ha agito nell’interesse del paese ed ha prontamente affidato la nipote di un capo di stato estero ad un’igienista dentale, la quale a sua volta l’ha sbolognata ad una prostituta. Roba che se fosse stato vero, il minimo che potevamo aspettarci era che l’Egitto ci dichiarasse guerra per aver detto che la nipote del presidente era una prostituta.

Ebbene ieri il Parlamento ha accettato questa ipotesi, ed ha votato si al conflitto di attribuzione.

Per chiarire meglio il concetto: ieri 314 deputati hanno stabilito che Berlusconi ha creduto alla prima stronzata raccontata da una sconosciuta e ha preso decisioni di interesse nazionale alla cazzo di cane.
Siamo davvero in ottime mani.

martedì 5 aprile 2011

Al peggio non c'è mai fine

Bisogna ammetterlo: questi della Lega non finiscono mai di stupire. Ci mancavano solo gli eserciti regionali. Già le immagino le armate delle nebbie...
Mi pare già di vederli avanzare per la pianura , nelle loro nuove divise: canottiera, mutandoni e spiedo. Passo del trota e via a proteggere le sorti della patria padana. E vuoi mettere la bellezza di attraccare la portaerei Borghezio sui navigli? O risalire il Po come i salmoni a bordo del sommergibile Miglio? L’armata dei brancacoglioni , insomma.

giovedì 31 marzo 2011

Ich bin ein lampedusaner

Adesso è pure lampedusano.

Prima era stato presidente operaio, presidente ferroviere, presidente pompiere. Sempre pronto a piombare sull’emergenza, deus ex machina che arriva e risolve.

Spazzatura a Napoli? Consiglio dei ministri straordinario a Napoli assicurando: “Da adesso in poi, finchè l’emergenza non sarà risolta, il consiglio dei ministri si terrà sempre a Napoli”. L’emergenza ovviamente non è stata risolta, però i ministri hanno lo stesso abbandonato ramazza e paletta e sono tornati tranquillamente a Roma, tanto è bastato spegnere le telecamere.

Terremoto all’Aquila? Ecco Supersilvio che sposta il G8 dall’Isola della Maddalena a L’Aquila e mette i grandi della terra a girare , caschetto in testa e maniche di camicia arrotolate, tra le macerie, abbracciando i sopravvissuti e promettendo soldi per la ricostruzione.

Ora invece è Lampedusa alle prese con l’emergenza di migliaia di sbarchi. E siccome è vero che le disgrazie non vengono mai da sole, Silvio compra casa a Lampedusa.

L’ha trovato su internet, usando Google, anzi Gogol, come dice lui. Risolverà il problema, in solo 48 ore, 60 al massimo. E lui farà di Lampedusa una nuova Portofino. L’isola diventerà zona franca . E porterà i campi da golf (che servono quelli, chi cazz’è di sti tempi che non gioca a golf?), porterà pure i casinò. Metterà alberi e fiori nelle strade. Il terzo giorno si riposerà. E poi forse farà il pescatore. Quello ancora mancava. Il presidente pescatore.

giovedì 24 marzo 2011

Radioattivamente


Mi sa che noi italiani portiamo un po di jella. Oppure sono i Maya che c’avevano ragione. Fatto sta che appena si è riaperto in Italia il dibattito nucleare si-nucleare no, eccoti il disastro. Complice un terremoto catastrofico e uno tsunami in Giappone si è scatenato pure l’incidente nucleare. Quando si dice che le brutte notizie non vengono mai da sole…
Insomma 50 anni dopo il gran sole di Hiroshima, altre radiazioni sul paese del Sol Levante, anche se stavolta la guerra non c’entra; è colpa della centrale nucleare di Fukushima, malridotta dall’accoppiata terremoto/tsunami. Quel che è certo è che le radiazioni si propagano per buona parte del Giappone e anche nei paesi vicini, portate dalle correnti atmosferiche.
Tanto per chiarire la mia posizione: non voglio fare la fine di Homer Simpson e avere la finestra della camera da letto vista reattore nucleare; non mi va di vedere pascolare nel prato attorno la centrale mucche a quattro teste; a giudicare da come sono stati costruiti l’ospedale e la casa dello studente all’Aquila, non c’è molto da fidarsi delle nostre costruzioni , quindi figuriamoci questi come farebbero i muri della centrale nucleare , tirati su col cartongesso, altro che resistenti a temperature di 2000 gradi celsius.
Ieri sera ho avuto modo di vedere un'inquietante intervista di Corradino Mineo al parlamentare PDL Giorgio Stracquadanio, sul tema delle energie rinnovabili e del nucleare.
Ora già uno che si chiama Stracquadanio ed ha la faccia di Stracquadanio io non lo farei impelagare in discussioni fantascientifiche. Comunque alla domanda di Mineo che chiedeva giustamente “com'è che la Germania vuole puntare sulle rinnovabili e noi ci incaponiamo sul nucleare?” , lo sventurato parlamentare così rispose. “La Germania punta sulle rinnovabili e in particolare sul solare perchè è il primo produttore di pannelli solari e così incoraggia le sue aziende. Però il solare ha un grave problema. I pannelli solari sono prodotti in silicio e durano una decina di anni, poi si pone il problema del loro smaltimento e noi non sappiamo ancora dove smaltirli."
Il povero Mineo ha provato a far presente che se è per questo manco le scorie nucleari sappiamo come smaltirle. E Stracquadanio pronto " certo che sappiamo come smaltirle. Vanno vetrificate e inertizzate".
Come cazzo è che non ci abbiamo ancora pensato. Dopo aver inertizzato le scorie radioattive fate il favore, inertizzate pure Stracquadanio.
E comunque dato che il 12 giugno ci sono i referendum, andate a votare. Innanzitutto ricordatevi dove cavolo avete ficcato la tessera elettorale ( io francamente non lo so, ma ho fiducia: casa nasconde, non ruba, diceva la nonna. Ma la mia nasconde mooooooolto bene); poi andate a votare per sti benedetti referendum. E soprattutto ricordatevi che, siccome a noi italiani piacciono le cose complicate, se volete dire NO AL NUCLEARE, dovete votare SI.
Ora vi lascio, vado a fare un giro. La nube radioattiva ha superato la no-fly zone e mò sta sull’Italia. Non voglio mica perdermela.

giovedì 17 marzo 2011

Meno male che sono italiano...





Potevo nascere in un paese del Medio Oriente e ritrovarmi sottomesso ad un regime dittatoriale, con un colonnello tronfio e pazzoide che inneggia alla guerra santa ad ogni piè sospinto, anche se per esempio si è finita la crema solare, o semplicemente gli si è guastata la permanente. E magari per quella guerra santa ci sarei pure morto da martire per meritarmi il paradiso, quello famoso con le 40 vergini per ogni eroe. Ma Berlusconi, sta storia delle 40 gnocche per ogni eroe, la conosce? Secondo me no, altrimenti si sarebbe già convertito all'islamismo.

Potevo nascere in America, sobbarcandomi la responsabilità di salvare il pianeta da ogni casino, che sia Al Quaeda o l'invasione delle cavallette. Lì avrei potuto scegliere se essere uno di quei californiani perennemente abbronzati, con gli addominali scolpiti e i bicipiti pompati a forza di ormoni o invece ingrossare la pur nutrita schiera degli altri figli a stelle e strisce, quelli cresciuti ad Hamburger e patatine, con il giro vita che fa concorrenza alla circonferenza terrestre e le arterie bloccate peggio che il raccordo anulare nell'ora di punta.

Potevo nascere in Svezia e allora mi sarei trovato in uno degli stati con il più basso tasso di disoccupazione, ma con il più alto tasso di suicidi, magari perchè li non c'è mai il sole; è uno di quei posti dove undici mesi all'anno fa freddo e uno fa quasi freddo ed è quella che chiamano estate. E magari mi sarei suicidato impiccandomi con le mutande al lampadario del bagno, saltando nel vuoto da sopra la tazza del cesso e finendo per essere seppellito in una bara dell'Ikea, sempre sperando che qualcuno riesca a montarla seguendo le istruzioni in aramaico.

Invece mi ha detto culo, e per fortuna sono Italiano e vivo nel Paese più bello del mondo, o almeno in quello che resta dopo il passaggio di Bondi al Ministero della Cultura.

Oggi l'Italia compie 150 anni.
Scrive Eugenio Scalfari, su Repubblica "Per certi versi siamo ancora all'infanzia, per altri versi siamo già decrepiti e questo significa che non siamo mai stati maturi. Siamo civilmente immaturi, anarcoidi, politicamente cinici, generosi, laboriosi, bugiardi, malleabili, intransigenti. "

Insomma siamo italiani, o perlonemo siamo quello che dopo l'unità ne è venuto fuori. Potevamo fare di meglio, ma poteva pure andarci peggio. Se alle prossime elezioni riusciamo a sbarazzarci del nano possiamo cercare di migliorare...

Questo è il mio, personalissimo modo di fare gli auguri a noi, fratelli e sorelle d'italia.
Buon anniversario


lunedì 7 marzo 2011

Inutile che cercate: l’assicurazione sulla vita non ce l’ho.





Mi pare di ricordare che oggi o comunque a giorni, inizierà in Aula alla Camera la discussione sul progetto di legge sul fine vita. Pare che Berlusconi per guadagnarsi il perdono per i suoi innumerevoli peccati e per le sue continue festicciole con bunga bunga, oltre a recitare l’atto di dolore e qualche rosario, dovrà dare alla Chiesa finanziamenti alle scuole private e pure una legge, completamente inutile, che decida esattamente sulle sorti di un povero infermo ridotto a stato vegetativo.
Io mi sono chiesto innanzitutto : che faccio lo scrivo questo post oppure no? non è che poi magari porta iella? Sono giunto ad un compromesso: scrivo tutto questo prendendo le opportune precauzioni antirogna ( corna, grattatine varie, amuleti sparsi sulla scrivania ecc ecc).
Veniamo al punto. Se dovesse capitare a me, di essere ridotto tipo barbabietola da zucchero, vorrei che qualcuno mi estirpasse o preferirei continuare a vegetare? Questo lo scenario: sto su un lettino e i medici non mi danno speranze, nel senso che resterò così per il resto della mia vita che potrebbe essere un giorno oppure 20 anni. La scelta è: stacco le macchine con la possibilità sempre presente (perchè mai dire mai nella vita) che il famoso occhialuto e brufoloso ricercatore abbia trovato chissà quale soluzione per farmi risvegliare oppure mi accontento di rimanere per gli anni a venire su un letto magari davanti ad un televisore acceso perennemente sintonizzato sul Tg4 di Fede e Uomini e Donne della De Filippi.?
Sono giunto a una conclusione. Staccate ste cazzo di macchine. Ma solo quando proprio siete sicuri sicuri. Non andate troppo di fretta; non è che io vegeto per una settimana e poi con la scusa che è giorno di bucato e dovete cambiare le lenzuola al letto mi sbattete nell’umido che il lunedì passa la raccolta. E poi lo sapete che io ho il sonno pesante, quindi accertatevi che sono proprio vegetale e non semplicemente molto molto stanco. Diciamo che se dopo 4/5 anni sto ancora facendo il broccolo sul letto, allora ok, via libera staccate tutto. Anche perché non è che mi entusiasmi l’idea di fare la pianta grassa nel salotto di casa o in una stanza di ospedale per gli anni a venire, quindi vai di forbici.
A questo punto però evitate di scatenare polemiche inutili provocando un via vai nella mia camera dei politicanti di turno; siate discreti, non presentatevi armati di tronchesine in camera peggio che Edward mani di forbice, così è chiaro che vi sgamano lontano un miglio. Ad ogni buon conto, piazzate dei bravi cecchini sul tetto della casa di fronte e impallinate il primo giornalista o il primo politico che si presenta con la faccia contrita; vedrete che fatto fuori il primo, gli altri ci penseranno due volte.
Quanto invece al fatto di staccare la spina, senza alimentare sospetti e senza che questo comporti poi l'arrivo di Grissom e di tutto CSI al completo decisi a farmi a fettine per capire come è che dopo anni sono passato a miglior vita, vi do dei suggerimenti:
- Fiondatevi su di me abbracciandomi e con il gomito cercate di bloccare il tubicino dell’ossigeno
- Leggetemi tutte le poesie di Bondi
- Arrivate in camera e lamentatevi che il vostro telefonino ha la batteria scarica e con fare completamente innocente dicendo candidamente “ lo metto un attimo in carica “ staccate la presa che collega tutti i macchinari e piazzateci il vostro caricabatterie
- Inciampate sul filo dei macchinari staccando tutto. Però dovete rendere credibile la caduta perciò suggerisco di procurarvi almeno un taglietto sulla fronte.
Insomma, non fatemi fare la fine del PD.
Quando scritto qui sopra vale come testamento biologico, secondo voi?

martedì 1 marzo 2011

Sturmtruppen


Ci sono cose di cui non mi capacito. Per esempio non mi capacito che nel 2011, a partire da quest’oggi, martedì 1 marzo per la precisione, il giornale Libero proponga ai suoi lettori i “Diari del Duce– veri o presunti”.

A dire la verità nell’ordine non mi capacito delle seguenti cose:
1- Che ci sia davvero gente che giornalmente spenda soldi per acquistare Libero,(ma anche Il Giornale, è uguale);
2- Che ci sia gente che nel 2011 davvero voglia acquistare i Diari di Mussolini. Veri o presunti tra l’altro. Quindi tutta sta cosa sa di "sòla" già nel titolo, insomma che t’aspetti? Roba che davvero dentro rischi di leggerci "non sono calvo sono solo rasato" . Inoltre ci tengo a ribadire che il fatto che questi diari siano stati miracolosamente tirati fuori dal cappello di un brav’uomo come Marcello dell’Utri, non depone a favore dell’operazione “ammazza quanto era buono il tizio di Predappio, com'è che ancora non lo abbiamo beatificato?”
3- Che ci sia gente che tra l’altro si prenderà la briga di acquistare Libero per i prossimi 30 giorni, perché i diari di Mussolini sono distribuiti in comodi FASCIcoli, con raccoglitore.
Facendo due rapidi calcoli, il raccoglitore viene € 4.90 i fascicoli invece sono in regalo ai coraggiosi che acquisteranno il giornale alla cifra di € 1,00 per trenta uscite, per un totale di € 36,00.

Insoma se proprio dovete leggerli, sti diari, in libreria li trovate alla modica cifra di € 21,00 senza dover andare tutti i santi giorni in edicola ad acquistarli e poi fare bricolage mettendoli fascio per fascio nel raccoglitore. E soprattutto senza ritrovarvi Libero tra i piedi.

 
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