Roma, 13 aprile 2011. La Camera dei deputati approva l’ennesima legge vergogna, il processo breve. In piazza davanti a Montecitorio, la protesta dei cittadini, della società civile, dei partiti dell’opposizione. Ciascuno sotto le proprie bandiere; bandiere di destra e bandiere di sinistra e il tricolore. Amo questa foto, credo rappresenti in pieno la parte migliore del nostro paese. L’Italia onesta, quella che crede ancora che la Costituzione, le Istituzioni, la giustizia, la legalità, siano dei valori e non degli ostacoli. Il prof Asor Rosa ha scritto qualche giorno fa, in una sua lettera al Manifesto, “ a che punto è la dissoluzione del sistema democratico in Italia? … quel che sta accadendo è frutto di una lotta politica «normale», nel rispetto sostanziale delle regole, anche se con qualche effetto perverso, e tale dunque da poter dare luogo, nel momento a ciò delegato, ad un mutamento della maggioranza parlamentare e dunque del governo? Oppure si tratta di una crisi strutturale del sistema, uno snaturamento radicale delle regole in nome della cosiddetta «sovranità popolare», la fine della separazione dei poteri, la mortificazione di ogni forma di «pubblico» (scuola, giustizia, forze armate, forze dell'ordine, apparati dello stato, ecc.), e in ultima analisi la creazione di un nuovo sistema populistico-autoritario, dal quale non sarà più possibile (o difficilissimo, ai limiti e oltre i confini della guerra civile) uscire?”
Ha ragione, siamo alla frutta, non c’è più tempo. Il populismo demagogico, lo svuotamento progressivo del Parlamento sotto i colpi delle fiducie e dei decreti legge, l’attacco devastante alle istituzioni, dalla magistratura alla Corte Costituzionale , dal Parlamento al Presidente della Repubblica, infine l’affondo al cuore dello Stato, alla Costituzione, quotidianamente svilita, vilipesa, ci hanno portato a un passo dal baratro.
Ma questa foto è una speranza. Oltre le divisioni, oltre le ideologie, tutti insieme per difendere il nostro Paese.
Tutti insieme per difendere quello che è nostro, che non è di destra né di sinistra, è solo giusto.
Resistere, resistere, resistere. Insieme.
Ha ragione, siamo alla frutta, non c’è più tempo. Il populismo demagogico, lo svuotamento progressivo del Parlamento sotto i colpi delle fiducie e dei decreti legge, l’attacco devastante alle istituzioni, dalla magistratura alla Corte Costituzionale , dal Parlamento al Presidente della Repubblica, infine l’affondo al cuore dello Stato, alla Costituzione, quotidianamente svilita, vilipesa, ci hanno portato a un passo dal baratro.
Ma questa foto è una speranza. Oltre le divisioni, oltre le ideologie, tutti insieme per difendere il nostro Paese.
Tutti insieme per difendere quello che è nostro, che non è di destra né di sinistra, è solo giusto.
Resistere, resistere, resistere. Insieme.
2 commenti:
Si!! Resistere!!!!
In questi giorni la Repubblica italiana sta prendendo congedo dall'Europa e dalla sua stessa Costituzione. Lo scrive stamattina su Repubblica Stefano Rodotà. Non è il momento delle divisioni.E' dovere della collettività resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave. ...
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