venerdì 6 maggio 2011

Taci, il nemico ti ascolta




Siamo un popolo di intercettati, ha ragione Berlusconi. Se non sono i PM comunisti a intercettare le tue telefonate con l’amante, ci pensano i Governi. Compreso quello americano. Però il governo americano è più sottile, mica ti mette sotto controllo il telefonino, lui usa i social network.
E’ il fondatore di Wikileaks a lanciare l’allarme. Questo Assange è uno che riesce sempre a sorprenderti; ha scatenato il panico in tutto il mondo rivelando quello che sappiamo praticamente tutti. Come per esempio che Berlusconi va a mignotte, e che Frattini capisce di politica estera quanto io di fisica quantistica. Adesso l’altra sorprendente notizia. Facebook ci spia, tutti. E poi lo dice al Governo. Esticazzi?
Al governo potrà mai interessare l’aggiornamento di stato del povero tizio che praticamente vive su facebook e posta alle 3 del mattino informando la rete che sta andando a pisciare? Poi che succede? Agenti governativi vestiti stile Man in Black bussano alla porta del povero sofferente fornendo il numero di telefono di un buon urologo?
Devo credere che Bond, il James Bond che salvava l’umanità dal pazzoide di turno a bordo della sua Aston Martin più equipaggiata di un B52, ora è relegato dietro una scrivania, ha un profilo facebook , mi spia e poi corre a dirlo a Barak se io scrivo nel mio stato che secondo me Bin Laden non è morto ma si è solo ritirato a vita privata (magari proprio in America) e che tra qualche anno celebrerà matrimoni insieme a Elvis Presley nella cappella dell’amore a Las Vegas?
Poi ti chiedi com’è che ci hanno messo dieci anni a beccare lo sceicco del terrore, cercandolo nel posto sbagliato.
Ad ogni buon conto, se mai uno che si chiama Zio Sam dovesse chiedervi l’amicizia, voi negate. Negate sempre.

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