martedì 31 maggio 2011

E ora tocca ai referendum


Lo so, lo so. Oggi per molti di noi è una bella giornata. Ci siamo svegliati con una Milano comunista e una Napoli ostaggio di un giustizialista. Sono cose che fanno piacere. Come far parte della nutrita schiera dei coglioni senza cervello.
Ma ora dobbiamo parlare di cose serie. C’è dietro l’angolo un’altra consultazione elettorale : i referendum del 12 e 13 giugno prossimi. La tv pubblica se ne disinteressa anche perché al nanerottolo che presiede il Governo questi quesiti referendari non solo non interessano affatto, ma ha una paura fottuta che anche questo referendum possa trasformarsi in un plebiscito contro la sua persona.
E noi vogliamo che sia così.
Quindi, su questo blog, parte da oggi la campagna informativa sui referendum.
Oggi le notizie generali.
Si vota giorno 12 giugno dalle ore 8.00 alle 22.00 e giorno 13 giugno dalle ore 7.00 alle ore 15.00. Quindi avete tutto il tempo di andare a votare e poi andarvi a incolonnare tentando di raggiungere il mare dopo aver fatto il vostro dovere civico. Oppure se preferite potete andarci il lunedì mattina prima di andare al lavoro, se siete tra i fortunati che un lavoro anche se precario e malpagato ancora ce l'ha.


Per il voto basta la tessera elettorale e un documento di identità. Per intanto cercatela , questa benedetta tessera elettorale. Se come me , anche voi non avete la più pallida idea di dove diavolo sia finita, recatevi presso l’ufficio elettorale del vostro comune di residenza e fatevene rilasciare un duplicato. L'ufficio elettorale rimane aperto per tutto il giorno delle votazioni, , domenica compresa., in genere fino alle 19.00.


Si vota nel proprio comune di residenza, salvo casi eccezionali come i militari, le persone imbarcate , i ricoverati presso luoghi di cura o i detenuti che ovviamente possono esercitare il loro diritto al voto nel luogo di cura o di detenzione. Se però voi non siete l’ex senatore Cuffaro e non siete al momento ospiti delle patrie galere e fortunatamente per voi non siete degenti , ma siete semplici studenti fuori sede o lavoratori fuori sede le possibilità per voi sono due.
Tornate a casa come Lassie, e votate nel comune di residenza ricordandovi che esistono delle tariffe agevolate con lo sconto pari a circa il 60% del biglietto del treno e di circa il 40% per il biglietto aereo, basta solo esibire la tessera elettorale e un documento di identità.
Se invece il lavoro o l’esame universitario vi trattengono comunque lontano da casa, potete cercare di usufruire di altre possibilità per votare fuori dal comune di residenza, diventando rappresentante dei comitati promotori dei quesiti referendari.
Per usufruire di questa possibilità rivolgetevi presso i comitati promotori a questi indirizzi :






Si voterà su quattro quesiti: i primi due riguardano l’abrogazione delle leggi sulla privatizzazione dell’acqua , il terzo l’abrogazione della norma che reintroduce il nucleare ( alla faccia del referendum votato nel 1987 ), e l’ultimo invece è per l’abrogazione del legittimo impedimento, ma parleremo dettagliatamente dei quesiti successivamente.
Per abrogare tutte le norme è necessario votare SI.
Quanto ad informazioni generali direi che queste possono bastare.
Vi ricordo che il referendum per essere valido deve raggiungere un quorum del 50 % più uno degli aventi diritto al voto, pertanto la partecipazioni di tutti noi è fondamentale.
E inoltre vuoi mettere la soddisfazione di votare contro praticamente tutte le leggi fatte dal miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni?

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