Che sarebbe successo se il 2 giugno del 1946 gli italiani e le italiane fossero andati al mare anziché a votare per il referendum? Magari avremmo ancora una monarchia costituzionale con il biondo principe danzerino che invece oggi, per nostra fortuna, fa a pezzi solo la musica italiana esibendosi a Sanremo.
La mia professoressa al liceo, diceva sempre che la storia non si fa con i SE e con FORSE, ma con fatti. E il fatto è che nella giornata del 2 giugno e nella mattina del 3 giugno del 1946, ben 24.947.187 italiani e italiane, pari a circa l’89% degli aventi diritto al voto, andarono ai seggi e il 54% dei votanti scelse la Repubblica.
Siamo nati da un referendum. Magari possiamo rinascere, da un referendum. Perciò andate a votare, abbiamo un quorum da raggiungere.
Cerchiamo di essere sempre elettori che fanno il loro dovere, come dice il Presidente Napolitano.
Lasciamo cadere nel vuoto gli appelli all'astensionismo. Avete notato che proprio quel PDL che proclama il popolo sovrano a ogni piè sospinto, proprio quel Berlusconi che dice di dover governare perché il popolo sovrano lo volle li dove si puote, lui che attacca la magistratura colpevole, a suo dire , di voler sovvertire il democratico responso delle urne, proprio loro dicono che il referendum è inutile. Populismo ad occasionem.
Perciò dimostriamo al nanerottolo che si, il popolo è sovrano. Andiamo ai seggi. E votiamo SI a tutti i quattro quesiti referendari. Potete anche votare no, è ovvio, è un vostro diritto. Magari che ne so, volete presentarvi a casa di amici con una bottiglia d’acqua invece che di vino, sognate di fare la foto del matrimonio con sullo sfondo il reattore nucleare, magari volete il legittimo impedimento perché pensate che in italia almeno qualcosa di legittimo debba restare. In ogni caso, andate ai seggi. Facciamogli un quorum così, come titolava il Fatto Quotidiano.
La mia professoressa al liceo, diceva sempre che la storia non si fa con i SE e con FORSE, ma con fatti. E il fatto è che nella giornata del 2 giugno e nella mattina del 3 giugno del 1946, ben 24.947.187 italiani e italiane, pari a circa l’89% degli aventi diritto al voto, andarono ai seggi e il 54% dei votanti scelse la Repubblica.
Siamo nati da un referendum. Magari possiamo rinascere, da un referendum. Perciò andate a votare, abbiamo un quorum da raggiungere.
Cerchiamo di essere sempre elettori che fanno il loro dovere, come dice il Presidente Napolitano.
Lasciamo cadere nel vuoto gli appelli all'astensionismo. Avete notato che proprio quel PDL che proclama il popolo sovrano a ogni piè sospinto, proprio quel Berlusconi che dice di dover governare perché il popolo sovrano lo volle li dove si puote, lui che attacca la magistratura colpevole, a suo dire , di voler sovvertire il democratico responso delle urne, proprio loro dicono che il referendum è inutile. Populismo ad occasionem.
Perciò dimostriamo al nanerottolo che si, il popolo è sovrano. Andiamo ai seggi. E votiamo SI a tutti i quattro quesiti referendari. Potete anche votare no, è ovvio, è un vostro diritto. Magari che ne so, volete presentarvi a casa di amici con una bottiglia d’acqua invece che di vino, sognate di fare la foto del matrimonio con sullo sfondo il reattore nucleare, magari volete il legittimo impedimento perché pensate che in italia almeno qualcosa di legittimo debba restare. In ogni caso, andate ai seggi. Facciamogli un quorum così, come titolava il Fatto Quotidiano.
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