giovedì 31 dicembre 2009

Buon anno

Inizia il nuovo anno. Cosa ci riserverà il 2010?
Supersilvio ha le idee chiare sul nuovo anno e in generale sulla legislatura, infatti ha già fatto sapere "L’anno prossimo faremo tutte le riforme istituzionali, in tutte le direzioni», il che non può che farci dormire sonni tranquilli, sapendo che c'è chi lavora alacremente per distruggere il Paese. Peraltro tra i buoni propositi del nostro capo del Governo vanno annoverati: piazzare la prima pietra del Ponte sullo Stretto, risanare il bilancio, far ripartire l'economia, eliminare la disoccupazione, battere la mafia definitivamente, e io aggiungerei, se dovesse avanzarLe tempo Presidente, dare una mano ad Obama e a quegli imbranati della CIA a sconfiggere il terrorismo e magari eliminare la fame nel mondo, ridurre l'effetto serra, aiutare i Panda a non estinguersi, liberare il Tibet e far felice il Dalai Lama.


mercoledì 23 dicembre 2009

Caro Tonino


Ho ricevuto la tua letterina.
Prima di scendere nei dettagli però devo dirti una cosa: non offenderti, ma cosa ti fa pensare che io legga il tuo blog? Chiariamoci non che sia brutto o fatto male, ma pensi che davvero con tutti i problemi che ho da risolvere io vada a leggere il tuo blog. E poi questa mania di passare sempre tramite internet, poco ci manca che nascano gruppi di miei fan su facebook, (magari già esistono, ma non li gestisco io lo giuro). Ma la cara vecchia carta non si usa più?

Comunque entriamo nel merito delle tue richieste e analizziamo punto per punto
Bisogna riaprire la stagione del dialogo. ...noi a questo tavolo del dialogo non ci sediamo...Perché con alcune persone, soprattutto con il diavolo, non si può dialogare
Lo so non è facile dialogare con le persone; io ci ho provato in tutti i modi, raccontavo le parabole per cercare di spiegarmi meglio, ma non c’era mai verso , nessuno capiva davvero quello che volevo dire. Allora ho trovato la soluzione: i discorsi della montagna. Funziona così: raduni un bel gruppetto di gente (non deve essere difficile, oggi la tecnologia ti viene incontro, puoi usare facebook, ai miei tempi era già più complicato), poi ti piazzi in una posizione che sia ben visibile e cominci a parlare. Più che un dialogo è un monologo, ma almeno esprimi le tue opinioni in santa pace.
Quanto al tavolo non saprei che consigliarti; un esperto di tavoli e riunioni è un certo Artù , magari potresti chiedere consiglio a lui.

Con il diavolo, non si può dialogare. Perché si monta la testa.
Il diavolo. Lui è sempre stato un problema, fin da quando abbiamo creato il mondo. Ma non sono sicuro che sia lo stesso che ricordo io; sarà perché ero piccolo, ma lo facevo più alto e con più capelli..
In ogni caso devo dire che ha ridimensionato le sue mire, prima puntava alla conquista del pianeta e a prendere il mio posto e adesso gli basta cambiare la Costituzione per non finire in galera. E poi scusa, ma che è sta Costituzione.

L'anno prossimo mettici in condizione di liberarci politicamente, attraverso l'esercizio democratico del voto, di questo diavolo al Governo.
Caro il mio Tonino, ti sembro forse la persona più adatta a queste cose?. Non so se ricordi bene la storia, ma per quanto mi riguarda l’esercizio della democrazia non è che mi abbia visto vincitore. Il mio popolo (mio popolo ci tengo a sottolineare) di fronte alla scelta tra me e Barabba, ha scelto Barabba decretando la mia fine e non intendo in senso esclusivamente politico.
Inoltre per le elezioni, non contare troppo su di me, esiste una cosa che si chiama libero arbitrio e non so se hai visto il film l'avvocato del Diavolo, ma il libero arbitrio è una gran fregatura.


Non so se ti sono stato utile, però cerca di capirmi. Rifaccio la stessa tiritera ogni anno, e ogni anno mi tocca la mangiatoia con il bue e l’asinello. Io lo dico sempre a mamma; ma organizzarsi in anticipo il prossimo anno e magari prenotare una stanza in albergo non sarebbe meglio. Perché se noi stiamo sempre ad aspettare coso lì, arcangelo con i risultati dell’ecografia poi si fa tardi ed è già tutto prenotato. E poi francamente mi sono un po stancato di passare tutti i miei compleanni in mutande dentro una stalla mentre gli altri si godono la settimana bianca.


In ogni caso, Buon natale.
Con affetto.
Gesù Bambino

lunedì 21 dicembre 2009

Non ci provate con me…

Siete ancora alle prese con gli ultimi acquisti natalizi? Girovagate ancora tra i negozi, facendovi largo tra la folla alla ricerca disperata dell’idea giusta per moglie, fidanzato, collega d’ufficio, amica/amica?
Niente paura SuperSilvio, oggi in versione venditore di enciclopedie porta a porta, ha una risposta alle vostre necessità: quest’anno regalate una tessera del PDL.
Ma in tutto questo slancio di generosità natalizia, dove diavolo è finita la privacy, da quando si regalano tessere di partito come se fossero buoni validi per una seduta dall’estetista?

Del resto perchè stupirsi, sono o non sono il partito delle libertà?

venerdì 18 dicembre 2009

Dal vangelo secondo Feltri

“E' iniziato questa mattina sotto qualche fiocco di neve il viavai di sostenitori di Berlusconi davanti a Villa San Martino ad Arcore, dove da ieri il presidente del Consiglio si è ritirato per la convalescenza dopo le dimissioni dall’ospedale. Pacchi dono e messaggi di stima e solidarietà sono stati recapitati alla portineria della residenza del premier, anche attraverso corrieri internazionali.” (il Giornale - 18 dicembre 2009)
Mancano la stella cometa e l’angelo con lo striscione “Gloria in excelsis Deo” e il presepe di Arcore è al completo.

giovedì 17 dicembre 2009

Lo chiamavano bocca di rosa…portava l’amore sopra ogni cosa

"Se da quello che è successo deriverà una maggiore consapevolezza della necessità di un linguaggio più pacato e più onesto nella politica italiana, allora questo dolore non sarà stato inutile". (Silvio Berlusconi, 17 dicembre 2009)
E anche le 2 ore dal dentista per rifarsi la dentatura non saranno state vane aggiungerei.
A questo punto però urge chiarire bene chi deve rispolverare un linguaggio pacato e onesto.
Colui che adesso sparge miele e sprizza amore da tutti i pori è comunque sempre lo stesso che ha amabilmente definito coglioni quelli che non votano per lui, mentecatti i giudici, farabutti i giornalisti, Mangano un eroe.
Insomma un fulgido esempio di buonsenso e moderazione.

mercoledì 16 dicembre 2009

Mala tempora currunt

Leggo Repubblica da 30 anni, praticamente da sempre; è il quotidiano che ricordo sempre in casa, diciamo che siamo quasi cresciuti insieme.
Adesso scopro che acquistando Repubblica finanzio un network terroristico di cui fanno parte anche il giornalista Marco Travaglio e buona parte della magistratura italiana e prima o poi verrà fuori che tutti costoro sono presenti nella lista dei terroristi ricercati dall’FBI insieme con lo sceicco Bin Laden.
Ieri, con buona pace delle parole di estrema saggezza del Capo dello Stato che chiedeva il ritorno alla normale dialettica politica, l’On Cicchitto ha attaccato dai banchi di quel Parlamento che dovrebbe essere solenne espressione di democrazia e libertà , il giornale Repubblica, i magistrati, e tutti coloro che non condividono le scelte del Governo.
Quello a Repubblica, non è solo un attacco al giornale, al gruppo editoriale e ai suoi giornalisti; è un ennesimo attacco alla libertà di stampa, alla libertà di espressione e di manifestazione del pensiero, che non è esclusiva prerogativa dei giornalisti, ma libertà inviolabile e costituzionalmente garantita di ciascuno di noi; è solo il primo passo di una già preannunciata politica oscurantista che colpirà cortei, manifestazioni, web.
Ma confronto e discussione sono l’anima stessa della democrazia. Definirsi contrari ad uno schieramento politico, criticare, anche aspramente, le scelte del governo, manifestare pacificamente in piazza per i propri diritti, non significa istigare all’odio o alla violenza.
Non siamo di fronte all’eterna lotta tra il bene e il male; tra l’amore impersonificato dal Presidente del Consiglio, - che affranto nel letto d’ospedale si chiede perché tutti lo odiano, lui che ama tutti noi (tranne i magistrati e quelli di Repubblica suppongo) e messianicamente, rassicura che l’amore trionfa sempre sull’odio, - e la violenza di chi giornalista o cittadino osa criticarne l'operato.
L'Italia non è una monarchia medievale, il popolo non è una massa uniforme di sudditi che applaude il leader, criticare non significa essere nemico dello stato, chiedere il rispetto delle leggi non significa essere dei sovversivi o dei forcaioli giustizialisti, significa solo essere cittadini.

martedì 15 dicembre 2009

Chi è senza peccato scagli la prima pietra

On Casini, con i tempi che corrono starei attento a dare suggerimenti...

lunedì 14 dicembre 2009

Non si lanciano le statuine contro i politici...

...anche se il politico in questione è l’uomo con le palle al secolo Silvio Berlusconi e la statuina in questione è il duomo con tanto di "bela madunina tuta d’ora e piscinina".
Non è un bel gesto e non si fa.
Detto questo mi pare che comunque come in tutte le cose all’italiana forse stiamo esagerando l’accaduto.Questo è un gesto isolato di un uomo da dieci anni in cura psichiatrica e non l’atto terroristico di matrice comunista e magari con i giudici quali mandanti occulti.
Ma noi tendiamo sempre ad esagerare. Come quando nel 2002 un piccolo aereo da turismo si schiantò contro il Pirellone scatenando la psicosi terroristica e Milano divenne New York e il Pirellone la Ground Zero all’italiana, con il Presidente del Senato Marcello Pera che, incautamente, annunciava un attentato, smentito ventuno minuti dopo dal Ministro degli Interni Scajola che chiariva si era trattato di un semplice incidente.
Anche questa volta il terrorismo, i comunisti, i giudici, le bande eversive e sovversive non c’entrano un bel niente. Anche perché mi riesce difficile immaginare gruppi di terroristi in libertà per le strade milanesi o romane, armati fino ai denti dei souvenir tipici: il duomo a Milano, la Torre a Pisa, il Colosseo a Roma, pronti a colpire il nemico di turno.
In ogni caso, in questo particolare frangente, SuperSilvio ha tutta la mia solidarietà.

venerdì 11 dicembre 2009

La teoria della relatività

Costituzione italiana – data di nascita 1 gennaio 1948 (giorno della sua entrata in vigore)
Silvio Berlusconi – data di nascita 29 settembre 1936

Domanda: se secondo l’uomo con le palle, attualmente afflitto dalla sindrome di calimero (“'Avete visto quante me ne hanno dette, me ne hanno dette di tutti i colori, me ne hanno dette dal presidente della Camera al presidente della Repubblica al presidente del Pd. Ce l'hanno tutti con me'”), la Costituzione è vecchia e va cambiata perché lui è “gagliardo come un ventenne”?

giovedì 10 dicembre 2009

Quest’uomo non sta bene

Ma dico sul serio. Per quanto possa sentirsi giovane dentro la senilità avanza impietosa.
Oggi il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni, e da adesso anche il miglior oratore oserei dire, ha parlato al congresso del Ppe a Bonn.
Questi i punti salienti del discorso
- siamo la terza economia d’Europa (scusa nano, ma contiamo a partire dal basso o dall’alto?)
- L’italia ha una maggioranza coese e un premier super
- Tutti si chiedono “dove si trova uno forte e duro con le palle come Silvio Berlusconi?"
- la sovranità sta passando al partito dei giudici. Il Parlamento fa le leggi, ma se queste non piacciono al partito dei giudici questo si rivolge alla Corte Costituzionale e la Corte abroga la legge - Stiamo lavorando per cambiare questa situazione anche attraverso una riforma della Costituzione
- In Italia non c'è l'immunità parlamentare, in Italia i pm non dipendono dal governo e si è formato nella sinistra un partito dei giudici, non riuscendo la sinistra che è divisa e allo sbando, ad avere ragione attraverso la politica, cerca di avere ragione del centrodestra attraverso i processi».

Tralasciando il solito attacco alla magistratura, ormai è prassi ogni volta che il Presidente del Consiglio apre bocca, tanto che è diventato un tormentone un po come doveva esserlo ai suoi tempi il “Carthago delenda est” di Catone, quello che mi chiedo alla luce di queste esternazioni è: se Bossi ce l’ha duro e Berlusconi è con le palle, come può essere definito questo governo?

Per chiuqnue voglio farsi un’dea di seguito il discorso dell’uomo con le palle

mercoledì 9 dicembre 2009

Novantamila secondo la questura...


mercoledì 18 novembre 2009

Anche questa volta io ci sarò



venerdì 16 ottobre 2009

Comportamenti stravaganti

Forse dobbiamo cominciare a fare chiarezza sulle cose.
"Comportamento stravagante" secondo "Mattino 5" è quello di un uomo (nella fattispecie il giudice che ha osato condannare Berlusconi) che passeggia fumando una sigaretta in attesa che apra il negozio del barbiere.
Giusto per chiarire: se quello è essere stravaganti, questo del nostro beneamato premier come vogliamo definirlo?


E ancora: se l'accostamento "Camicia, pantalone blu, mocassino bianco e calzino turchese" non è da sfoggiare in tribunale, come la mettiamo con questo? Può andare per un incontro con un primo ministro estero?






lunedì 12 ottobre 2009

Riepilogando

Chi vota a sinistra è un coglione.

I giornalisti sono farabutti.

I magistrati sono mentalmente instabili.

La stampa estera sputtana l’Italia…

Meno male che Silvio c'è...

venerdì 9 ottobre 2009

Anche il Comitato per il Nobel è organo politico?

Nobel per la pace assegnato al Presidente degli Stati Uniti , invece che a superSilvio.
Perseguitato politico, preso in giro dal Capo dello Stato, e adesso anche snobbato da Oslo.
Povero Silvio.

giovedì 8 ottobre 2009

Vedrete di che pasta sono fatto...


"Ci sono due processi-farsa, assurdi. Farò esporre al ridicolo i miei accusatori e farò vedere a loro e agli italiani di che pasta sono fatto". Silvio Berlusconi - 8 ottobre 2009
Attendiamo con ansia.

mercoledì 7 ottobre 2009

Tutti sono uguali di fronte alla legge...

Entro stasera la sentenza sul lodo Alfano, forse.
Sappiamo che se la Corte Costituzionale dovesse bocciare il lodo si scatenerebbero cataclismi di ogni genere.
Berlusconi ha già fatto sapere che, nel caso questo avvenisse, dovrebbe passare tutto il suo tempo a difendersi nelle aule dei tribunali invece che lavorare per il Paese (Non si preoccupi Presidente, si difenda pure. Anzi si dimetta; avrebbe più tempo per difendersi con tutta calma e dimostrare la sua …innocenza. L’Italia sopravviverà).
Bossi, che come al solito è sempre più colorito fa sapere invece che la Corte non deve “sfidare l’ira dei popoli” e che nel caso di bocciatura del lodo è “pronto a trascinare il popolo”. Il problema semmai è: Dove lo trasciniamo 'sto benedetto popolo???

Per intanto dopo l’arringa di ieri dei due principi del foro difensori dell’imputato Silvio Berlusconi , si fanno strada degli inquietanti interrogativi.
Il primo azzeccagarbugli, l’uomo che coniò il termine di “utilizzatore finale” per identificare il suo cliente, questa volta enuclea la memorabile frase: “La legge è uguale per tutti, ma non la sua applicazione”. L’altro famoso avvocato è autore invece del concetto secondo cui Berlusconi , in quanto eletto dal popolo e quindi investito della sovranità popolare, rispetto agli altri componenti del Governo è da ritenersi non “Primus inter pares”, bensì “Primus super pares” Detto in altre parole: è più uguale degli altri perchè è sopra gli altri.
Nascono a questo punto una serie di inquietanti ma legittimi interrogativi quali:
- Ma in quale università ha studiato l’avvocato Ghedini? era già in vigore la Costituzione ?
- Da quando lo stato di diritto è stato sostituito dall’investitura popolare?
- Da quando basta avere il consenso popolare per considerarsi al di sopra della legge ?
- Ma soprattutto: Il nostro Presidente può essere considerato "Super pares" anche senza i tacchi?
Ai posteri, anzi ai giudici, l’ardua sentenza.

martedì 6 ottobre 2009

Save the Papi



Questo blog aderisce alla campagna "Save the Papi".



lunedì 5 ottobre 2009

Io c’ero...

...a mettere in atto quel disegno eversivo che coinvolge praticamente il mondo intero contro Silvio Berlusconi.
Fanno parte del movimento eversivo che mira a far crollare il governo, costituito per volontà popolare:
- i coglioni e i farabutti che erano in Piazza del Popolo sabato 3 ottobre
- i soggetti mentalmente disturbati che bivaccano nei tribunali
- la stampa nazionale capeggiata dal gruppo Espresso/Repubblica
- la stampa internazionale al soldo dei cattocomunisti
Questa la visione del nostro Presidente, il più grande statista dell’ultimo secolo o molto più semplicemente il primo Presidente del Consiglio in formato sedici noni, l’uomo carismatico che ora teme proprio quell’arma di cui lui stesso è stato il creatore: il popolo, quel popolo che non riesce più a sedurre con i suoi trucchetti demagogici, quel consenso popolare che aveva definito “imbarazzante” tanto era alto e che ora sembra sfuggirgli, quella piazza che lo incoronò durante il famoso discorso del predellino
Io ho ritrovato quello che era il vero sentimento di quella piazza nell’editoriale di Eugenio Scalfari pubblicato su Repubblica il 4 ottobre 2009 di cui riporto un breve stralcio
Non era una folla, era un popolo che gremiva fino all'inverosimile non solo la piazza ma l'adiacente piazzale Flaminio, le balconate e le terrazze del Pincio, la via di Ripetta, la via del Corso fino a piazza Augusto, la via del Babuino. (…) Dico che non era una folla ma un popolo perché non erano lì per ascoltare e osannare un leader, un capo carismatico alle cui parole e al cui fascino avrebbero agganciato le loro pulsioni, i loro sogni, le loro attese. Erano lì in nome di convinzioni maturate da tempo, d'una visione propria e condivisa del bene comune, del rifiuto della demagogia.”

Non eravamo una folla, eravamo un popolo. Cittadini e non sudditi.
Se ne faccia una ragione, signor Presidente.

venerdì 2 ottobre 2009

Santoro Vs Berlusconi

Santoro con la d'Addario fa ben 7 milioni di spettatori per un share del 28.92%
Berlusconi a Porta a Porta, nonostante i terremotati, lo spumante nel frigo e l'aria di festa racimola appena 3 milioni di spettatori per uno share del 13.47%

Se l'auditel fosse un metro di democrazia, il nano dovrebbe dimettersi.

mercoledì 30 settembre 2009

Abbiamo portato nuova moralità in politica…

Peccato che Supersilvio si sia dimenticato di avvisare della ventata di moralità oltre che le escort che bivaccano nei suoi palazzi, anche il consigliere di Roma, esponente della maggioranza, On. Patrizio Bianconi, che arriva addirittura a chiedere ad un cittadino romano, un patto di sangue per le elezioni del 2013.

Di seguito alcuni stralci della lettera di risposta dell’on. al cittadino che aveva sollecitato un suo intervento per alcuni cassonetti dei rifiuti mal posizionati.
“Egr. Dott. Mancini,con profondo rammarico noto (...) che lei non comprende il senso, né la ratio della Mia attività politica! Cercherò di essere chiaro. (…) Lei, alle elezioni che mi hanno visto trionfatore non mi ha votato - anzi più volte nel corso degli anni ha manifestato antipatia nei confronti di Berlusconi (...) E allora nasce spontanea una domanda: perché si rivolge alla mia persona? Io per quale motivo dovrei adoperarmi per lei? Forse mi reputa un idiota che si fa sfruttare da chiunque? Oppure, cosa ancora più offensiva, il suo servetto? Io lavoro solamente per chi mi vota in quanto faccio politica, non il missionario (...)
Pertanto: 1) O si impegna formalmente - stipulando un patto di sangue con il sottoscritto - a votare nel 2013 il sottoscritto on. Patrizio Bianconi al Comune di Roma ed il dir. Andrea Zaerisi al municipio XIX; 2) O, se lei non è intenzionato, non si rivolga alla mia persona. “

Temo che ora la ratio dell'attività politica dell'onorevole (e non solo la sua) sia nero su bianco.

martedì 29 settembre 2009

Buon compleanno Presidente


ma ora seriamente, data la rispettabile età, che ne dice di ritirarsi a vita privata?
Se dovesse sentirsi troppo solo può sempre telefonare ...

lunedì 28 settembre 2009

Berlusconi-pensiero

Alcune delle perle che il Nostro ha sparato alla festa del PDL a Milano:

Berlusconi e la politica estera: Vi porto i saluti di uno che si chiama… uno abbronzato… Ah, Barack Obama, voi non ci crederete, ma sono andati a prendere il sole in spiaggia in due, perché è abbronzata anche la moglie”

Berlusconi e la novità: “Abbiamo introdotto un nuovo elemento nella politica italiana: la moralità.”

Berlusconi e lo scorrere del tempo: "Noi saremo qui per sempre"

Berlusconi e le donne di governo “Accogliamo il ministro Gelmini che la sinistra vorrebbe come simbolo sexy del governo, e anche Italo Bocchino che rappresenta le minoranze, dice che lo è.”

Siamo governati da un cabarettista...

giovedì 24 settembre 2009

Se fossi al posto di Dio comincerei seriamente a preoccuparmi...

presto il nanerottolo aspirerà direttamente al regno dei cieli.

giovedì 17 settembre 2009

Per i nostri militari caduti in Afghanistan


mercoledì 16 settembre 2009

Punti all'ordine del giorno

Secondo me adesso nell'agenda di Mister B sono questi i punti che hanno la priorità (non necessariamente in quest'ordine):
- sostituire il direttore di RaiTre che come risposta allo slittamento di Ballarò ha osato mandare in onda il film "La Caduta- Gli ultimi giorni di Hitler"
- contattare Feltri per verificare che si disponga di un qualche dossier segreto anche su Casini che, in diretta, ha avuto l'ardire di dargli il benservito (qualcosa tipo ha fatto la comunione ma non si era confessato????)
- non far fare più fiction a Gabriel Garko che con i suoi zigomi ha offuscato la sua serata di gloria .
A ben vedere l'ultimo punto può anche starci.

martedì 15 settembre 2009

“Resistere, resistere, resistere come su una irrinunciabile linea del Piave".

"Nella vita di ogni popolo democratico c'è un passaggio assai pericoloso, quando il gusto per il benessere materiale si sviluppa più rapidamente dell'abitudine alla libertà. Arriva un momento in cui gli uomini non riescono più a cogliere lo stretto legame che unisce il benessere di ciascuno alla prosperità di tutti. Una nazione che chieda al suo governo il solo mantenimento dell'ordine è già schiava in fondo al cuore e da un momento all'alto può presentarsi l'uomo destinato ad asservirla. Non è raro vedere pochi uomini che parlano in nome di una folla assente o distratta e che agiscono in mezzo all'universale immobilità cambiando le leggi e tiranneggiando a loro piacimento sui costumi. Non si può fare a meno di rimanere stupefatti di vedere in quali mani indegne possa cadere anche un grande popolo".Alexis de Tocqueville
Anche io sarò in piazza il 19 settembre. Non perché sono un comunista o un catto-comunista per usare un termine astruso ma molto di moda oggi, né perchè sono un giornalista , ma solo perché credo in un’Italia libera e democratica,
Mai come in questo momento di dittatura strisciante c’è la necessità di un grande impegno civile, essere in piazza non è solo giusto, è un obbligo morale, un dovere civico, una resistenza pacifica contro chi dimostra, con i fatti, di non rispettare l’Italia libera e democratica.
Perchè sono libertà e democrazia che oggi permettono a "Repubblica" di scrivere e al "Giornale" di scrivere, ma permettono a noi cittadini di poter scegliere se leggere "Repubblica" o il "Giornale"; libertà e democrazia permettono a Rai Tre e a Rete Quattro di andare in onda, ma permettono a noi cittadini di scegliere se guardare il Tg3 o il Tg4; libertà e democrazia permettono alla cultura e al cinema di lavorare e di esprimere la loro arte e permettono a noi di scegliere se quel film, quel libro, quel quadro sono di nostro gusto o meno; libertà e democrazia permettono a me di scrivere un blog; libertà e democrazia permettono a tutti noi di esprimere le proprie opinioni, giuste o sbagliate che esse siano e permettono agli altri di concordare o meno con esse. E a dirla o tutta, libertà e democrazia permettono al miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni e a tanti dei suoi ministri di fare quello che riesce loro più congeniale: sparare cazzate.
Essere in piazza significa dimostrare che nonostante i sondaggi e l’ottimismo, c’è un parte del Paese che non ritiene di essere governato dal miglior statista della storia; significa credere ancora nell’Italia, una e indivisibile e non nelle sparate secessionistiche di qualcuno che pure di questa tanto vituperata Repubblica è Ministro; significa credere nella giustizia e nella magistratura e credere che Mangano non sia un eroe; significa credere che il Casanova che presiede questo Governo abbia danneggiato l’immagine internazionale del Paese; significa credere che il clima politico di questi ultimi giorni e gli attacchi a giornalisti e istituzioni siano dimostrazione inequivocabile di un atteggiamento mafioso che mira a ridurre al silenzio chiunque non si allinei al pensiero del Capo.
Ci sono momenti in cui l’Aventino non è la migliore soluzione.
Per questo sarò in piazza il 19 settembre, per la libertà.

giovedì 10 settembre 2009

Ipse dixit

"Credo di essere stato e di essere di gran lunga il migliore Presidente del Consiglio che l’Italia abbia potuto avere nei suoi 150 anni di storia” - Silvio Berlusconi 10 settembre 2009

Adesso manca solo l'esternazione "C'e l'ho più lungo di Rocco Siffredi"

mercoledì 9 settembre 2009

Frammenti di follia

Sembravano persone dedite al loro dovere, invece nascondevano un doppio volto. Alla sera si riunivano negli scantinati, al buio, tra i faldoni impolverati e li mettevano in atto il loro piano sovversivo ai danni del potere costituito. Dalle loro scartoffie tiravano fuori fatti ormai sepolti nel passato, risalenti addirittura al 1992 ( il 1992, mica le guerre puniche) e col favore delle tenebre, i novelli carbonari costruivano a tavolino prove e capi di imputazione…

Non è la sceneggiatura di un legal thriller, questo è il Berlusconi-pensiero sulla magistratura e in particolare sulle procure di Palermo e Milano, espresso ieri all'inaugurazione della Fiera Tessile Milanese: "So che ci sono fermenti in procura, a Palermo e a Milano. Si ricominciano a guardare i fatti del '93, del'94 e del '92. Mi fa male che queste persone, con i soldi di tutti, facciano cose cospirando contro di noi, che lavoriamo per il bene del Paese".

mercoledì 2 settembre 2009

SuperSilvio ferito nell’onore


Nella sua lotta contro le forze del male , dopo essersi scagliato contro i Vescovi, il quotidiano Avvenire, il giornale Repubblica, le testate straniere, i portavoce della Commissione Europa, gli immigrati, i comunisti, i magistrati e superman , poteva forse mancare l’attacco al giornale simbolo del comunismo sovversivo:L’Unità?
SuperSilvio ha infatti citato il direttore del quotidiano e 2 giornaliste, un’opinionista e una scrittrice per un complessivo di circa due milioni di Euro. Questa la spiegazione del legale: il giornale avrebbe pubblicato :“Affermazioni false e lesive dell'onore del premier, del quale hanno leso anche l'identità personale presentando l'onorevole Berlusconi come soggetto che di certo non è, ossia come una persona con problemi di erezione”.
Quindi giusto per mettermi al riparo da eventuali malintesi:
Egregio Signor Presidente del Consiglio, credo di poter affermare che Lei stia facendo di tutto per radere al suolo questo Paese, che Lei non abbia alcun rispetto della democrazia , delle leggi e delle istituzioni, che consideri l’opinione pubblica come un ostacolo alle sue egoistiche mire politiche, che abbia distrutto l’unità del Paese, che ci abbia fatto diventare la barzelletta del mondo, che quando il suo mandato sarà finito l’Italia sarà ridotta un cumulo di fumanti macerie , ma si rassicuri, Signor Presidente, non nutro il minimo dubbio, che tra le lenzuola, Lei tenga ben alto il vessillo della Nazione.

domenica 16 agosto 2009

Che la forza sia con te

"Il governo metterà in atto un piano a lungo termine e si spera definitivo contro le forze del male non solo contro la criminalità diffusa ma anche contro la criminalità organizzata."
Parole del Presidente del Consiglio alla tradizionale conferenza stampa di ferragosto.
A capeggiare l’esercito della salvezza contro le forze delle tenebre, lui, l’uomo del predellino, il Casanova della Brianza, BatSilvio, preceduto dal labaro con l’effige di Vittorio Mangano e la scritta “In Hoc Signo Vinces”.
La Madre di tutte le Battaglie sta per cominciare... ci aspettano tempi duri.

domenica 9 agosto 2009

Berlusconi Vs RAI - Attacco finale

"Non è più sopportabile che la Rai, con i soldi pubblici, attacchi il governo". Queste le parole del Presidente del Consiglio durante l'ultima lunghissima conferenza stampa prima di concedersi il meritato riposo dopo aver lavorato anche quarantaquattro ore di seguito, bevendo solo ventuno caffè, per fare a pezzi l'Italia.
Replica dell'opposizione: “Sappia che se non la smetterà con questa arroganza, da settembre noi chiameremo a raccolta tutte le forze della società civile disposte a mobilitarsi in difesa della libertà di stampa e di informazione nel nostro Paese".
Tanto per capirsi, siamo un paese allo sfascio, il presidente del consiglio vuol mettere a tacere l'informazione pubblica, e l'opposizione che fa: chiude per ferie e ci rivediamo a settembre?

venerdì 7 agosto 2009

Scopri le differenze




Cosa hanno in comune Gabriele Paolini, noto disturbatore della tv italiana ( per intenderci quello preso a calci in diretta da Paolo Frajese) e il premier Silvio Berlusconi?
Entrambi si presentano a sorpresa dove non sono richiesti.
L'ultimo strombazzato successo politico del Governo italiano, l'accordo siglato tra Turchia e Russia sul gasdotto South Stream, ha quasi causato un incidente diplomatico.
La Reuters, ( una delle maggiori agenzie di stampa) riporta la ricostruzione della bizzarra "intrusione" di Berlusconi nella cerimonia della firma. "Gli accordi tra Mosca e Ankara per far passare il gas russo attraverso le acque turche del Mar Nero fino all'Europa erano "già stati conclusi - racconta la fonte alla Reuters - quando il governo turco ha ricevuto un'inaspettata richiesta dell'ultimo minuto da parte di Berlusconi che voleva partecipare alla cerimonia della firma" del premier russo Vladimir Putin e di quello turco Tayyip Erdogan, ad Ankara." (tratto da Repubblica.it)
La Turchia fa sapere che in genere cose simili sono causa di incidenti diplomatici, ma " siccome si trattava di Berlusconi, la cosa ha solo fatto sorridere i due leader" .


giovedì 6 agosto 2009

Caro Giuseppe Mazzini

ti scrivo giusto perché non vorrei che ti aspettassi troppo per l’appuntamento del 2011, quello per l'anniversario dell’Unità d'Italia, perché sai al momento qui abbiamo un po di problemi e non è nemmeno detto che ci arriviamo uniti a quell’appuntamento. Un tuo contemporaneo disse: “fatta l’Italia bisogna fare gli italiani”, 150 anni dopo non siamo ancora riusciti a farli, questi benedetti italiani. Ci abbiamo provato ma “ da secoli calpesti e derisi perché non siam popolo, perché siam divisi”, oggi non siamo calpesti ma derisi si, dal mondo intero grazie al nostro premier, e comunque continuiamo a non esser popolo e ad essere divisi, tranne che durante le partite della nazionale, in cui ci ricordiamo di essere italiani e la penisola diventa un tripudio di bandiere. Ma andiamo per ordine. Nel 1989 un simpatico tizio della bassa padana, ha tirato fuori l’assurda idea che il Nord, all’incirca il territorio che ai tuoi tempi era il Regno Lombardo-Veneto, doveva essere una Repubblica, federale e autonoma, e ha fondato anche un partito, La lega Nord per L’Indipendenza della Padania. I modelli ispiratori dei nostri secessionisti della Val Padana sono i più disparati: gli unni , i celti, i longobardi, Braveheart, le Sturmtruppen, Geronimo, Rambo e il Dalai Lama. Mi dispiace dovertelo dire ma nella terra delle Cinque Giornate ti hanno soppiantato con un certo Alberto da Giussano , che fino a qualche hanno fa era solo un marchio di un’azienda di biciclette, adesso invece è il simbolo della libertà padana. Il 15 settembre del 1996, unmilione e 500 mila padani (fonti loro) riuniti in quel di Venezia hanno pure dichiarato in pompa magna l’indipendenza dal potere imperialista di Roma, hanno ammainato il tricolore, innalzato la bandiera con il Sole delle Alpi e suonato l’inno nazionale padano. A proposito, con buona pace del caro Verdi, l’inno della Padania Libera è il “Va pensiero” del Nabucco…
Per quanto riguarda Roma, per la capitale d’Italia gli appellativi variano da Roma Ladrona , a Roma fascista , a Roma schiavista a seconda del tasso di colesterolo del Prode in canottiera.
Dimenticavo, sono pronti per la guerra di secessione. Siccome anche dopo aver proclamato l’indipendenza, aperto e chiuso il parlamento padano, sparato a zero sulle istituzioni, utilizzato il tricolore come carta igienica, tutti continuano a non prenderli sul serio, loro fanno sapere di essere pronti a immolarsi per la libertà. Come i trecento di Pisacane, anche i giovani e forti padani sono pronti a imbracciare il fucile e innaffiare con loro sangue il suolo natio. Non è facile quantificare le forze nemiche, a settembre del 2007 erano all’incirca 10 milioni i lombardi e i veneti pronti a lottare per la libertà, nell’ottobre del 2008 i martiri erano rimasti in 300mila , insomma come un mutuo a tasso variabile che non sai mai a quanto finisce la rata. Fatto sta che dobbiamo fidarci sulla parola, perché queste truppe per ora le abbiamo viste solo imbracciare lo spiedo alle sagre sul prato di Pontida. Ieri l'ennesimo colpo alla bandiera; proposta di legge costituzionale per cancellare il tricolore (di nascita padana tanto per puntualizzare) e sostituirlo con i vessilli regionali.
Questa è al momento la situazione; forse tra due anni avremmo cambiato idea, anche perchè in mezzo ci stanno pure i mondiali e se ridiventiamo campioni del mondo, magari si rafforza pure il sentimento nazionale.

martedì 4 agosto 2009

La fuga dei cervelli






Patrizia D’Addario, ha annunciato che pubblicherà presto un libro autobiografico sulla sua vita. (“memorie d’una ragazza perbene”??).

La escort famosa in Italia e ormai anche all’estero ha ammesso in varie interviste che quanto successo darà una svolta alla sua carriera , anche se per ora di lavorare in Italia non se ne parla perchè “La gente ha paura.”
La triste vicenda della nostra connazionale costretta a lasciare l’Italia perché poco apprezzata in patria dovrebbe farci riflettere sulla dolorosa e spinosa questione della fuga dei cervelli.
Salvini al Parlamento Europeo e adesso Patrizia D'Addario in tournée in Francia... "Piangi , che ben hai donde, Italia mia"

venerdì 31 luglio 2009

L'ira del Vaticano

E’ interessante notare come, secondo la Chiesa Cattolica, il buon Dio evita come la peste le povere donne che per le più svariate ragioni decidono di assumere la fatidica Ru 486 , mentre accoglie a braccia aperte il simpatico e arzillo vecchietto con due mogli e 5 figli e con l’hobby della "conquista" sul lettone a baldacchino di Putin.

mercoledì 29 luglio 2009

Il test della cadrega

Qualche tempo fa il premier Berlusconi aveva avanzato l’ipotesi (tratta dallo statuto della loggia P2) di sottoporre a test pscoattitudinali gli aspiranti magistrati, perché è chiaro che se uno aspira a fare il magistrato in Italia o è un pazzo suicida o è un eversivo cattocomunista
Adesso la Lega con la deputata Paola Goisis propone di far sostenere ai professori un esame di dialetto per valutare bene "la conoscenze della lingua, della tradizione e della storia delle regioni dove si intende insegnare", perché "non è possibile che la maggior parte dei professori che insegna al nord sia meridionale". Con buona pace di titoli di studio, meriti, dedizione ed esperienza sul campo.
"Sarebbe veramente il caso di smetterla di fare polemiche inutili (...). Il presunto esame di dialetto è una bufala. La proposta è quella di fare dei test preselettivi per consentire l'accesso agli albi regionali degli insegnanti, albi previsti proprio dalla proposta di legge in discussione", ha spiegato oggi in una nota Cota, presidente dei deputati della Lega. "Tali test sono visti come propedeutici rispetto al superamento dei concorsi pubblici. Quella che bisogna eliminare è la sperequazione che si crea dando esclusivo peso alla valutazione dei titoli scolastici, perché come sappiamo ci sono università più 'generose' e università più 'rigorose'", ha puntualizzato. (tratto da corriere.it )
Ora giusto per la par condicio ma un esamino per i nostri parlamentari, per saggiare la loro conoscenza dello Stato, della Costituzione , e delle leggi non vogliamo inserirla?
Forse avremmo trovato il modo di ridurre drasticamente il numero dei parlamentari.

venerdì 24 luglio 2009

Firma l'appello su Repubblica

Di seguito si riporta integralmente il testo della lettera pubblicata questa mattina su Repubblica, in cui si richiede uno scatto d'orgoglio agli italiani di fronte ai gravi comportamenti del Presidente del Consiglio
"Caro direttore, le cronache di questi giorni raccontano di un paese che non reagisce ai gravi comportamenti del presidente del Consiglio. Non esiste nessun paese al mondo che tolleri le menzogne dei propri governanti. Siamo un caso unico. Sono state davvero poche le voci che hanno cercato di non far passare il tempo per evitare che l'assuefazione addormenti la coscienza pubblica. Sì, in questo momento noi crediamo che occorra uno scatto d'orgoglio di tutti gli italiani che pensano che la menzogna sia un danno al paese e alla sua credibilità. Se Berlusconi sia un santo o no interessa davvero poco. Qui si parla di una questione politica e le domande che emergono impongono risposte non equivoche. Si può impunemente mentire al paese? Si è messa a rischio la sicurezza nazionale? Quanto si sono sovrapposti gli interessi privati alle funzioni pubbliche? Le questioni sono decisive. Riguardano la credibilità delle istituzioni e l'autorevolezza della classe dirigente. Non è superfluo ricordare quanto impone l'articolo 54 della nostra Costituzione: "I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore". Quello che emerge dalle inchieste giudiziarie non può essere considerato il fatto personale di un "utilizzatore finale". Coinvolge tutti e non può essere accantonato dalla politica. Soprattutto dal Partito Democratico. Ecco perché invitiamo il nostro partito a utilizzare le sue feste e le sue iniziative per rilanciare nel paese una profonda riflessione sui danni che sta provocando il Presidente del Consiglio. In questo momento tutti coloro che vogliono bene al nostro paese, in qualsiasi formazione militino, devono trovare il coraggio di non girarsi dall'altra parte.
Rita Borsellino ,Gianrico Carofiglio ,Sergio Cofferati ,David Sassòli, Debora Serracchiani, Luigi Zanda "
Per sostenere l'iniziativa di Repubblica e sottoscrivere l'appello vai al link

giovedì 23 luglio 2009

Fratelli d’Italia


“Voi dovete essere contenti. Oggi entra nella scuola un piccolo italiano nato a Reggio di Calabria, a più di cinquecento miglia di qua. Vogliate bene al vostro fratello venuto di lontano. Egli è nato in una terra gloriosa, che diede all'Italia degli uomini illustri, e le dà dei forti lavoratori e dei bravi soldati; in una delle più belle terre della nostra patria, dove son grandi foreste e grandi montagne, abitate da un popolo pieno d'ingegno, di coraggio. Vogliategli bene, in maniera che non s'accorga di esser lontano dalla città dove è nato; fategli vedere che un ragazzo italiano, in qualunque scuola italiana metta il piede, ci trova dei fratelli.” tratto da "Il ragazzo calabrese" Libro Cuore .
Ovviamente non insegnava il maestro Perboni nella classe del povero alunno non calabrese ma napoletano deriso in una scuola media di Treviso perché terrone e puzzolente, e che si è visto dedicare dai compagni la famosa canzone portata al successo nel raduno di Pontida dal leghista acqua e sapone Salvini oggi neo-europarlamentare. A rincarare la dose interviene da Vicenza una mozione ( bipartisan ) del consiglio provinciale, votata martedì, che dice no a presidi del Sud nelle scuole venete.
Era il 1873 quando un deputato del parlamento italiano definì "Questione Meridonale", la situazione di arretratezza economica e culturale che si era creata nel Mezzogiorno d’Italia dopo l’unificazione, e a più di un secolo di distanza la famosa questione è ancora sul tavolo. Oggi la si affronta con una parola: federalismo e uno slogan: libertà dallo stato centrista. Accantonata la Repubblica una e indivisibile, i braveheart di Pontida, nuovi sgangherati padri costituenti in bermuda e canottiera, dal prato verde davanti al fiume sacro inneggiano alla libertà dei popoli del Nord rivendicandone la libertà negata, sbeffeggiando il tricolore e le istituzioni, inventano la Repubblica della Padania con improbabili discendenze celtiche e pretendono di cambiare la Costituzione come se fosse un regolamento di condominio.

Dimenticato lo spirito che ci ha fatto diventare una nazione, abbandonata la ragion di stato in favore della ragione di bilancio, meno poetica forse, ma molto più conveniente per chi si sente vessato da uno stato centralista e lontano, si concretizza uno Stato nello Stato, una forza politica che si pone non come somma di aspirazioni comuni, ma come una sommatoria di antagonismi: italiani e stranieri, città e campagna, nord e sud, globalizzazione e individualismo.
Il processo di smembramento dell’unità nazionale è già partito; gli adesivi , gli slogan, il federalismo fiscale, le ronde padane, ora la scuola e “dall’Alpi a Sicilia dovunque non è più Legnano…”

martedì 21 luglio 2009

Qual è la buona notizia?

Cala la fiducia nel premier. Secondo l’ultimo sondaggio (Ipr Marketing) Berlusconi perde 4 punti e per la prima volta dalle elezioni scende al di sotto del 50 % nel gradimento e nella fiducia degli italiani.
Anche se è stato un perfetto padrone di casa al G8 dell’Aquila intrattenendo al meglio gli ospiti internazionali, evitando corna alle foto di gruppo, schiamazzi nel bel mezzo delle riunioni, palpeggiamenti alle signore, lo scandalo delle intercettazioni, tranello ordito da Repubblica, con un altro manipolo di giornalisti, illiberali e comunisti al soldo di quel che resta del partito democratico, dicevamo lo scandalo delle intercettazioni con il Presidente che chiede alla giovane escort di aspettarlo nel lettone di Putin, quello carino con le tende, e il raffinato sottofondo musicale, la canzone “Zoccole Zoccole”, sembra aver scalfito leggermente la popolarità del premier
Ora giusto per capire: quale dovrebbe essere la buona notizia?
Che il 50% degli italiani riponga ancora la propria fiducia in un uomo che sta lavorando alacremente per distruggere le istituzioni democratiche e quel poco di credibilità internazionale che ci era ancora rimasta, difendendolo a spada tratta perché “ognuno a casa sua fa quello che vuole” e poco importo se casa sua è nella fattispecie uno dei palazzi di Governo diventato un Night Club e quello che lui vuole lo paghiamo noi con le nostre tasse, o che il restante 50% lo ritenga quello che è: un anziano e bugiardo signore in pieno delirio di onnipotenza che ha fatto del paese che doveva governare una parodia, una corte medievale dedita a festini, corruzione e malaffare?

Insomma la solita questione del bicchiere mezzo pieno…

lunedì 20 luglio 2009

Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, Silenziosa luna?

Sarà stato per rispondere a questa fatidica domanda che gli americani, ormai 40 anni fa sono partiti, armi e bagagli alla conquista dello spazio a cominciare dal nostro silenzioso e biancastro satellite.
Ovviamente gli americani erano andati li ben preparati, avevano studiato tutto, compreso la frase che Neil Armstrong avrebbe consegnato alla storia “un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l’umanità” si erano portati dietro la bandiera e la polaroid per immortalare il momento, mancava solo un registratore per intonare l’inno americano da ascoltare mano sul cuore li nello spazio.
Oggi tutto il mondo festeggia i tre uomini dello spazio e quelli che seguirono dopo di loro, perché subito dopo il primo allunaggio, la rotta terra-luna era tra le più gettonate, tutti su per tornare indietro carichi di sabbia e rocce. Ma accanto a questi uomini che hanno impresso le loro orme sul nostro satellite, ci sono altri tre uomini, anche loro passati alla storia, per essere stati tra i più sfortunati (a parte quelli morti) missionari dello spazio, i tre componenti dell’ equipaggio dell’Apollo 13.
Numero sfortunato il 13 in America, ma si sa che gli eroi americani non temono il destino e la casualità perciò l’ 11 aprile 1970 l’ Apollo 13 parte da Cape Canaveral e 55 ore dopo loro, gli astronauti che non alluneranno mai, consegneranno alla storia e ai posteri la fatidica frase:”Ok Houston , abbiamo un problema” e per i successivi per quattro giorni, il modo seguirà con il fiato sospeso la sorte dei tre prigionieri della navicella.
E così ai tre sfortunati ma simpatici astronauti vanno gli onori di un film, mentre ai primi pionieri della luna, resta una paginetta nei libri di storia e il dubbio che di fatto loro a saltellare nel Mare della Tranquillità non ci siano mai arrivati, ma che, in una grande teoria del complotto , fossero invece richiusi in qualche studio televisivo a recitare il più importante e longevo falso della storia.

domenica 19 luglio 2009

Per non dimenticare...


Sono trascorsi 17 anni dalle stragi di Capaci e di via d’Amelio, 17 anni in cui si è passato dalle manifestazioni di piazza, dal non li dimenticheremo mai, alla proclamazione di un nuovo eroe italiano nella figura di Vittorio Mangano, stalliere del re e colluso con la mafia.
Dicissette anni dopo, facciamo i conti soprattutto con uno dei principali punti nell’agenda di Berlusconi, dare la mazzata finale alla democrazia e alla giustizia in Italia, attraverso una concreta e definitiva riforma della giustizia. Dopo aver alimentato una campagna di odio mediatico verso la magistratura in generale, definita “cancro della democrazia”, l’Italia si avvia verso la definitiva morte del sistema giudiziario, grazie alla riforma annunciata dal Ministro Alfano, che riformerà in maniera organica la giustizia penale.
Passiamo ad esaminare in breve la riforma.
Obiettivo principale della riforma è uno: “la magistratura, che deve essere ricondotta alla funzione di garante della corretta e scrupolosa applicazione delle leggi” (dallo statuto della Loggia P2, Obiettivi, punto 1 lettera e) in altre parole togliere ai magistrati la possibilità di impicciarsi di cosa non va e limitare le loro azioni a punire i poveri ladri di galline: tutto questo in tre punti.
- Punto 1 : separazione delle carriere "riforma dell'ordinamento giudiziario per ristabilire criteri di selezione per merito delle promozioni dei magistrati, imporre limiti di età per le funzioni di accusa, separare le carriere requirente e giudicante, ridurre a giudicante la funzione pretorile" (dallo statuto della Loggia P2, punto V degli obiettivi a medio e lungo termine). I giudici dovranno scegliere se essere Pm o magistrati giudicanti e non sarà possibile per loro il passaggio alle diverse funzioni. Anzi l’obiettivo è fare del PM degli “avvocati dell’accusa”. Se la riforma di Alfano fosse stata in vigore ai tempi di Falcone e Borsellino il famoso Maxiprocesso alla mafia non ci sarebbe mai stato

- Punto 2: il PM non avrà controllo sulla polizia giudiziaria che a sua volta dipenderà in tutto e per tutto dal ministero degli Interni ovvero dal potere esecutivo, con buona pace della separazione dei poteri . In pratica lo svuotamento dei poteri di indagine della magistratura, che dovrà aspettare pazientemente in ufficio che la Polizia, manovrata dell’esecutivo, lo avvisi della notizia di reato.

- Punto 3: vietato al PM iniziare indagini privatamente ossia senza che la notizia di reato gli sia stata fornita dalla polizia Giudiziaria. In pratica il magistrato potrà solo acquisire notizia di reato dalla polizia, ma non potrà aprire fascicoli senza tener conto dei risultati delle indagini di polizia
A questo si aggiungono: la già approvata modifica alle intercettazioni, con il divieto di prorogarle per più di tre mesi e di renderle inutilizzabili se attinte in un processo ma riferibili ad un altro. E se il ministro Alfano si mostra fiducioso nella magistratura perché , parole sue, i magistrati “ non devono lavorare solo con le cuffie… vale la pena di ricordare le parole del sostituto procuratore di Palermo De Matteo, “senza le intercettazioni oggi Provenzano sarebbe a Bagheria a fare affari”.
E dulcis in fundo , un punto che sta molto a cuore a Berlusconi, l’inappellabilità da parte del Pm su sentenze di assoluzione, legge del resto già bocciata dalla Consulta ma che il premier mira ad ottenere se necessario anche attraverso una riforma costituzionale, per evitare che «un cittadino assolto in primo grado» sia «trascinato» dagli «avvocati dell’accusa ( PM) nel girone infernale, per lui e la sua famiglia, del secondo e del terzo grado»
Post dedicato a :
Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro uccisi a capaci il 23 maggio 1992
Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Claudio Traina, uccisi a Palermo, in via D'Amelio il 19 luglio 1992
A tutte le vittime delle mafie...per non dimenticare

venerdì 17 luglio 2009

La nuova influenza

E’ partito tutto dal pollo, non da quello di Mc Donald, ma da quello vivo , vegeto e starnazzante. La nuova minaccia per l’umanità sembrava avanzare sulle traballanti zampette del pennuto, la terribile H5N1, cosiddetta inflenza aviaria. Invece solo qualche caso sporadico in Asia, con morti magari imputabili più facilmente alle precarie condizioni igieniche, o a stati di denutrizione che non propriamente all’influenza, ma niente che sembrava potesse preannunciare grandi disastri.
E invece quella del pollo era tutta una manovra diversiva, per coprire il vero nemico, il suino. Ha colpito in una mattina di primavera, nel lontano Messico, inizialmente sottovalutato, e da li, Babe maialino coraggioso, è partito inarrestabile alla conquista del pianeta.
E’ nata così la nuova pandemia di influenza, ribattezzata con enorme creatività Nuova Influenza o influenza A e non invece influenza suina, per evitare ritorsioni su prosciutti e costatine.
Ad oggi, le rosee previsioni dell’OMS, ci dicono che questa partita dal Messico è la Speedy Gonzales delle influenze, con una velocità impressionante di diffusione e che quindi ad oggi la pandemia è incontrollabile anche se a quanto pare non è particolarmente aggressiva e risponde sufficientemente bene alle terapie antibiotiche.
Ma lo scenario che ora si apre è la possibile allenza tra pollo e suino : cosa accadrebbe se il virus dell’aviaria si mescolasse con la nuova influenza di origine suina?
Secondo gli epidemiologi la possibile combinazione tra i due virus darebbe origine ad una nuova “Spagnola” perché combinerebbe la velocità del maiale alla tossicità dell’aviaria.
Anche i dietologi sono preoccupati, non è il caso di abbinare carni rosse e carni bianche; Confagricoltura dal canto suo sta preparando invece manifestazioni in varie piazze per far conoscere i vini locali e consigliare gli abbinamenti, perché i nostri vini stanno bene con la trippa e anche con il petto di pollo.
Il governo invece fa sapere di essere pronto ad agire per arginare la diffusione della pandemia e che sarà presentato a breve un DL per introdurre il reato di influenza clandestina, anche perché sta benedetta influenza è partita dal Messico, non è europea e noi comunque in Italia non ce la vogliamo.
Il PD si sta chiedendo se è il caso di tesserare anche suini e polli e farli affrontare direttamente alle elezioni primarie, in quello che potrebbe rappresentare il primo esempio di influenza democratica; mentre L'italia dei Valori si interroga sul silenzio del Capo dello Stato.

mercoledì 15 luglio 2009

Mal comune...

Pare che gli italiani, popolo di poeti, navigatori, santi ed eroi, e dal 2006 anche popolo di coglioni (almeno per quelli che votano a sinistra, o semplicemente che non concordano con il programma di distruzione della democrazia che il nano sta attuando), possano ad oggi vantare nel variegato raduno degli organi sessuali anche la compagnia americana, che nella fattispecie viene a rappresentare l’elemento finora mancante delle teste di caxxo.
Da prime fonti , sembra che durante la conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio a Palazzo Chigi per la presentazione del DL anticrisi e del contestato emendamento sullo scudo fiscale, durante un botta e risposta con un reporter americano che pressava il ministro su come potesse conciliarsi lotta all’evasione e scudo fiscale, il titolare dell’Economia infastidito ha tagliato corto sulla domanda e poi, rivolto a Calderoli, altra autorevole figura del Governo, ha apostrofato il giornalista come un “Testa di cazzo”.
http://tv.repubblica.it/italia/tremonti-al-cronista-testa-di-c/35127?video

martedì 14 luglio 2009

OGGI SCIOPERO


Adesione all'appello di Diritto alla Rete contro il DDl alfano che imbavaglia la Internet italiana".

lunedì 13 luglio 2009

Al peggio non c'è mai fine...

Silvio forever sarà, Silvio realtà, Silvio per sempre
Silvio fiducia ci dà, Silvio per noi, futuro e presente.
Nobile e giusto, tu piaci per questo, sei il pensiero che ci guiderà.
Il sogno riparte da qua, diventa realtà. Perchè Silvio, forever, sarà.


Quando pensi di aver visto tutto , ecco la realtà supera la fantasia
Dopo Apicella e i suoi duetti canori in riva al mare con il Presidente-bandana, dopo tal Andrea Vantini, autore delle memorabili strofe "Meno male che silvio c’è" , la musica italiana può vantare un nuovo successo dedicato all’uomo che ha fatto dell’italica patria la barzelletta del pianeta.
Trattasi nella fattispecie di tal musicista Loriana Lana che ha scritto parole e musica di " Silvio forever"
Ed ecco la marcetta di cui sopra si riporta l'aulico testo; musica da cerebrolesi che ricorda un il motivetto dei Puffi (strani ometti blu), stile ecumenico per Silvio che è, futuro e presente (perché a sto punto non farlo diventare anche l’alfa e l’omega, il principio e la fine, non potrebbe essere previsione più azzeccata l’incipit dell’Apocalisse), ma anche nobile e giusto(?????) e ci piace per questo. Silvio Forever "E’ il pensiero che ci guiderà" (duce che ci conduce insomma), Silvio realtà (purtroppo!!!)
E l'incubo resta realtà...

venerdì 5 giugno 2009

Un inguaribile ottimista

"Credo che questo sia il miglior governo della Repubblica, non per il suo presidente del Consiglio, ma per la qualità, la passione e la competenza dei suoi ministri" - Silvio Berlusconi 4/06/2009
"Quello in cui viviamo è il migliore dei mondi possibili" – Gottfried Wilhelm Leibniz


lunedì 25 maggio 2009

per la serie....come farsi nuovi amici

"Fa male al cuore girare per molte città italiane come Roma, Napoli o Paolermo e vedere che per scritte sui muri e lordura nelle strade sembrano più città africane che europee"
Silvio Berlusconi - 25 maggio 2009

Dopo i cinesi che mangiavano i bambini e dopo l'affermata superiorità della civiltà occidentale su quella islamica, mancavano all'appello gli africani

venerdì 22 maggio 2009

Corsi e ricorsi storici

Potevo fare di questa Aula sorda e grigia un bivacco di manipoli
Benito Mussolini- 16 novembre 1922


Le assemblee parlamentari pletoriche sono assolutamente inutili e addirittura controproducenti
Silvio Berlusconi – 21 maggio 2009


Ora è accaduto per la seconda volta, nel volgere di un decennio, che il popolo italiano - nella sua parte migliore - ha scavalcato un Ministero e si è dato un Governo al di fuori, al disopra e contro ogni designazione del Parlamento
Benito Mussolini- 16 novembre 1922



Dobbiamo però fare i conti con una legislazione da ammodernare perchè il premier non ha praticamente nessun potere e dovremo arrivare ad un ddl di iniziativa popolare perchè non si può chiedere ai capponi e ai tacchini di anticipare il Natale". "
Silvio Berlusconi, 21 maggio 2009


"Il ricorso ha luogo quando il dominio della ragione cade nell’astrattezza, quando si ha l’inaridimento del sapere, quando si ha la perdita della memoria del passato" Giambattista Vico

 
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