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Io erro ai confini delle stelle... Gli uomini mi chiamano Capitan Harlock!
Con il grandissimo e meritato successo della trasmissione "Vieni via con me" di Fazio e Saviano, sono tornati di moda gli elenchi. Non quelli telefonici che non li usa più nessuno, gli elenchi di motivi, abitudini, pezzi di vita quotidiana.
Partecipo al gioco. Ecco il mio elenco
Resto in Italia perché:
- perché come la maggior parte degli italiani parlo nessun altra lingua a parte il dialetto e in queste condizioni sarebbe difficile immaginarsi la vita in un paese straniero
- perché al bar posso chiedere un caffè e scegliere tra : caffè lungo, caffè ristretto, caffè macchiato, caffè al vetro, caffelatte, latte macchiato, cappuccino e dalle altre parti questa varietà di scelta te la scordi;
- perché conservo da anni una bottiglia di spumante da stappare per la caduta del nanerottolo brianzolo e non vorrei perdermi il momento;
- perché così posso andare in Cina o negli Stati Uniti, ordinare gli spaghetti e poi tornare in Italia e lamentarmi che dalle altre parti proprio non sanno cucinare;
- perché in Italia la crisi ormai è alle spalle, l’abbiamo superata meglio di altri, anzi non ci siamo manco mai entrati, nella crisi ;
- perché così posso lamentarmi che i mezzi non funzionano, i treni sono sempre in ritardo e che si stava meglio quando si stava peggio ;
- perché pago l’abbonamento RAI, così posso godermi in santa pace i plastici di porta a porta, il TG di Minzolini e sorbirmi le telefonate isteriche di Silvio;
- perché abbiamo il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni e siccome nella vita il culo è tutto, oltre a lui abbiamo pure il più piccolo ministro per la funzione pubblica e il più bel ministro per le pari opportunità;
- perché, se il PD dovesse in un’ipotesi alquanto remota vincere le elezioni e andare al governo, voglio proprio vedere se la faranno, sta benedetta legge sul conflitto di interessi ;
- perché sto ancora aspettando che mi arrivi a casa il Libro dei due anni di Governo Berlusconi, anche se ormai questo libro sta diventando come la fine del mondo: sempre annunciata non arriva mai;
- perché in Italia facciamo le partenze intelligenti e infatti partiamo tutti al ponte di Ognissanti, a Natale e ad Agosto e restiamo intelligentemente bloccati per ore in autostrada ;
- perché in Italia, se vai al Sud puoi incontrare la mafia; per esempio Bossi una volta è andato in Calabria ed ha incontrato uno della “ndrangheta” (così dice il senatur) ;
- perché nonostante Berlusconi, Cosentino, Dell’Utri, la P2 e la P3, questo è anche il paese di Falcone, Borsellino, Dalla Chiesa, Chinnici, Livatino, Berlinguer, Pertini, Saviano;
- perché nonostante tutto l’Italia rimane il Paese più bello del mondo ;
- perchè io sono italiano e questa è la mia terra.
Lettere dal fronte
"Mamma adoratissima,quando riceverai queste mie poche righe io sarò già in cielo, da cui ti proteggerò.Sono stato travolto dall'odio di parte e sono colpevole solo di aver amato la mia grande Italia!Non piangere, mamma, non piangere, te ne supplico. Un figlio perso così non è da piangersi '.Devi invece tenere la testa alta ed andare orgogliosa di me. Ma sappi, Mamma, che io non ho ucciso. Non ho fatto uccidere, non ho fatto torturare. Quindi non è stata giusta, agli occhi di Dio, la mia condanna.Vorrei dirti mille e mille cose, ma non mi è possibile; in questo momento tutti i pensieri mi attraversano il cervello.Ti prego di scusarmi tutto il male che vi ho fatto, tutte le pene che tu e Babbo avete sofferto per me. Ricordati di tuo figlio e prega per lui, che la sua anima ha tanto bisogno di ciò.E ricordati, Mamma adorata, che forse è bene che ciò accada per me! Così non vedrò l'Italia dibattersi in una nuova guerra... E poi, dopo questa, la guerra dei partiti. E nuovi fiumi di sangue scorreranno sul nostro suolo, e nuove lagrime scorreranno sul mondo.Fino ad un'ora fa non sapevo ancora quale missione mi avesse affidato Dio. Ora lo so: morire per la mia Patria. Ed io affronto questo supremo momento in piena serenità, con animo tranquillo, da “alpino” come sono sempre stato. Il mio ringraziamento vada al signor Picchi, a Don Nicola, a Don Eugenio, a tutti quelli che mi furono supremamente vicini in questa ultima ora. E voi pure ringraziateli, perché mi hanno alleviato veramente le pene.Con tanto affetto vi bacio. Eternamente vostro " Tortona, 9 maggio 1945- PIER LUIGI PALIASSO, sottonetenente del IV Reggimento Alpini.
"La Divina Provvidenza non ha concesso che io offrissi all’Italiasui campi d’Africa quella vita che ho dedicato alla Patria ilgiorno in cui vestii per la prima volta il grigioverde. Iddio mipermette oggi di dare l’olocausto supremo di tutto me stessoall’Italia nostra ed io ne sono lieto, orgoglioso e felice!Posa il mio sangue servire per ricostruire l’unità italianae per riportare la nostra Terra ad essere onorata e stimata nelmondo intero. Lascio nello strazio e nella tragedia dell’ora presente i mieiGenitori, da cui ho imparato come si vive, si combatte e si muore:li raccomando alla bontà e a tutti quello che in terra mi hannovoluto bene. Desidero che vengano annualmente celebrate, in unachiesa delle colline torinesi, due messe: una il 4 dicembre, anniversariodella battaglia di Ain El Gazala; l’altra il 9 novembre, anniversariodella battaglia di El Alamein; e siano dedicate e celebrate per tutti i miei Compagni d’armi, che in Terra d’Africa hanno dato la vitaper la nostra indimenticabile Italia. Prego i miei di non voler portare il lutto per la mia morte; quandosi è dato un figlio alla Patria, comunque esso venga offerto, non losi deve ricordare con segno della sventura. Con la coscienza sicura d’aver sempre voluto servire il mioPaese con lealtà e con onore, mi presento davanti al plotone di esecuzione col cuore assolutamente tranquillo e a testa alta. Possa il mio grido di "Viva l’Italia libera" sovrastare e smorzareil crepitio dei moschetti che mi daranno la morte; per il bene e perl’avvenire della nostra Patria e della nostra Bandiera, per le quali muoio felice!" Torino 5 aprile 1944 - Franco Balbis, Capitano d'Artiglieria, Partigiano